Levriero afgano: caratteristiche, educazione, malattie e curiosità

Tutto sul Levriero afgano per conoscere più a fondo questa razza antichissima che con i suoi tratti orientali ed il suo pelo frangiato conquista qualunque show. Per alcuni è infatti è un modello nato poiché la sua eleganza ed il suo portamento non passano certo inosservati

Il Levriero afgano è una razza canina non particolarmente diffusa nel nostro Paese e, infatti, a molti il suo nome non dice probabilmente nulla. Il suo aspetto regale e il suo sguardo così penetrante stregano tuttavia chiunque già dal primo incontro.

Non è d’altronde un caso che questo splendido esemplare sia definito “cane da show” oltre che da compagnia. Scopriamo tutto ciò che c’è da sapere sul Levriero afgano, una razza elegantissima dai tratti orientali.

Origine della razza

Come il suo nome ci preannuncia, il Levriero afgano è originario delle regioni dell’attuale Afghanistan. La sua è,però, una razza antichissima che secondo alcuni risalirebbe addirittura al 1000 a.C..

In origine il suo nome era Tazi che significa “arabo”, indicandone la provenienza, anche perché la razza si diffuse prevalentemente in Afghanistan, Pakistan e in India settentrionale grazie ad alcuni popoli nomadi che utilizzarono questo cane per la caccia alla selvaggina di medie e grandi dimensioni come, ad esempio, le antilopi.

Solamente intorno al XIX secolo, il Levriero afgano approdò prima in Europa e poi nel Nuovo Continente dove, nel 1926, l’American Kennel Club riconobbe ufficialmente il suo standard.

Aspetto

Il Levriero afgano è un cane di taglia grande, appartenente al gruppo Levrieri, sezione Levrieri a pelo lungo o frangiato dell’ENCI.

Al garrese i maschi raggiungono mediamente i 70cm, mentre le femmine i 65cm. Il loro peso ideale si aggira sui 25 kg.

La razza ha un portamento di gran classe ed un profilo inconfondibile. Le zampe del Levriero afgano sono slanciate, ma grandi, il collo è robusto, la struttura molto snella, mentre la coda è di medie dimensioni e forma un anello, essendo arrotondata.

Testa e muso sono pronunciati, le orecchie allungate presentano lo splendido pelo lungo che rende il mantello del Levriero afgano il suo principale tratto distintivo. Questo infatti ricopre ogni parte del corpo dell’animale, ondeggiando con estrema raffinatezza ad ogni movimento del cane.

Il mantello, privo di sottopelo, può presentare svariati colori e sfumature, tuttavia i più comuni sono il crema ed il biondo. Rarissimi sono invece i Levrieri afgani dal manto madreperlato noti come Oyster.

Negli esemplari adulti il mantello è lungo e setoso, mentre nei cuccioli è corto e soffice. Intorno al compimento del primo anno d’età, i cuccioli fanno la muta ed il loro pelo ricrescerà come quello dei loro genitori.

Quanto pelo perde il Levriero afgano?

Il Levriero afgano è una razza che non perde assolutamente pelo, fatta eccezione per il periodo della muta che segna il cambiamento definitivo del manto. Questa avviene però una sola volta nella vita del cane. Tale caratteristica rende la razza ipoallergenica rispetto ad altre.

Il lungo pelo dell’afgano va curato con regolarità e spazzolato di frequente per rimuovere polvere e sporcizia che si annidano nel mantello. Il cane comunque non suda e non odora, non avendo un tessuto sottocutaneo di grasso che invece altre razze presentano.

Carattere del Levriero afgano

Il Levriero afgano è un cane vivace, estremamente sensibile, ma anche molto sicuro di sé ed intelligente. Nei confronti della sua famiglia tende ad essere molto riservato anche quando si tratta di mostrare il suo affetto. Persino dopo essersi ambientato perfettamente in casa potrebbe infatti sembrare non così espansivo.

Per intenderci è l’opposto di un Bovaro del Bernese che invece non sa misurare le sue attenzioni. Verso gli estranei l’afgano si chiude al contrario a riccio, essendo molto diffidente.

Questa razza è anche molto indipendente e caparbia, cosa da non sottovalutare affatto nella sua educazione.

Come educare un Levriero afgano?

Il Levriero afgano è una razza piuttosto difficile da educare. Le eccezioni esistono sempre, certo, ma questo cane richiede davvero pazienza e perseveranza per via della sua testardaggine. L’afgano ha bisogno di costanti esercizi di obbedienza di base, ma il suo addestramento deve avere sempre un fare molto gentile perché il cane ha un’indole sensibile e tende a disobbedire di più se sgridato duramente o mortificato.

La sua educazione deve essere ferma, constante, ma sempre amichevole. Assicurati di dedicargli tanto tempo nell’insegnargli i comandi.

Per questo tipo di cane è inoltre consigliato svolgere le sessioni sempre al guinzaglio poiché, anche se in un’area sicura, l’istinto predatorio è molto forte in lui e non di rado si lancia in inseguimenti indesiderati.

Di quali malattie soffre il levriero afgano?

Il Levriero afgano ha un’aspettativa di vita di 10-12 anni e si può dire che generalmente goda di buona salute. Tuttavia vi sono alcune patologie genetiche che colpiscono la razza come:

  • displasia dell’anca
  • obesità
  • paralisi laringea
  • cataratta
  • osteosarcoma
  • emangiosarcoma

Quest’ultimo è un tumore maligno che prende di mira prevalentemente la milza provocando una emorragia interna. L’emangiosarcoma è diagnosticabile mediante un esame istologico o un primo esame citologico.

Rapporto con i bambini

Il Levriero afgano è un cane mansueto, per nulla aggressivo, ma non particolarmente indicato per i più piccoli della famiglia. Questa razza non ama più di tanto giocare e non si lascia coinvolgere in attività turbolente a meno che non si tratti della corsa.

Il cane è comunque socievole e amichevole, essendo un ottimo cane da compagnia, ma preferisce la tranquillità degli adulti.

Curiosità

Una leggenda narra che Noè abbia portato sulla sua Arca una coppia di Levrieri afgani salvandoli dal diluvio universale. Tale racconto testimonierebbe in un qual modo le origini antichissime di questa razza.

Il Levriero afgano è oggi un po’ uno status symbol, essendo un cane desiderato e scelto da artisti e personalità famose. Pablo Picasso amava ad esempio questa razza e possedeva ben due esemplari, Kasbec e Kabul, fotografati spesso in compagnia del pittore. Kabul compare persino ritratto in primo piano nella sua opera Femme au chien. 

La Mattel, azienda produttrice di Barbie, Hot Wheels ed altri giocattoli, ha lanciato alcuni modelli dove la sua celebre bambola ha al suo fianco un Levriero afgano.

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