Acerola: valori nutrizionali, benefici, usi ed effetti collaterali

L'acerola è un frutto molto ricco di vitamina C, sali minerali e antiossidanti, ed è proprio per questo che ha tantissime proprietà benefiche per la salute del nostro organismo. Scopriamo tutti i benefici e gli usi dell'acerola.

Originaria delle regioni tropicali del Sud America e dei Caraibi, l’acerola è fonte di vitamine, minerali e antiossidanti. Il suo utilizzo è noto sin dall’antichità per combattere la dissenteria, l’anemia e lo scorbuto, ossia la carenza di vitamina C.

Essendo ricca di questa vitamina idrosolubile, ne contiene da 10 a 40 volte più di un’arancia, si consiglia di non consumarne più di 1 g al giorno. Ovviamente, prima di assumere integratori di acerola è bene consultare il proprio medico.

Storia e usi tradizionali

L’acerola cresce nelle foreste del Sud America, ed è una pianta che può raggiungere fino a 5 metri di altezza. Produce frutti rossi simili alla ciliegia europea. Il suo succo è molto popolare, e i frutti vengono consumati anche per combattere febbre e dissenteria. 

L’altissimo contenuto di vitamina C la rende un alimento eccezionale per stimolare il sistema immunitario, e per prevenire o curare lo scorbuto. Uno studio ha dimostrato la sua efficacia come integratore alimentare in caso di anemia, e nelle persone affette da diabete o ipercolesterolemia.

Valori nutrizionali

L’acerola è una fonte molto importante di vitamina C, con un contenuto da 10 a 40 volte superiore all’arancia. Secondo la ricerca, la quantità media di vitamina C è di 1,8 g per 100 g di polpa di acerola, con livelli che variano tra 1 e 2,3 g per 100 g. 

L’acerola ha anche il doppio di magnesio, vitamina B5 e potassio rispetto all’arancia. E’ anche fonte di vitamina A, tiamina, riboflavina e vitamina B3 (niacina) in concentrazioni paragonabili a quelle di altri frutti. Contiene anche sali minerali, come ferro e fosforo, ed è ricca di proteine.

Come assumere l’acerola?

Dell’acerola si consuma la parte della bacca o del frutto, il cui sapore viene descritto come dolce e astringente. Si mangia facilmente cruda, ma anche cotta per arricchire alcune pietanze.

Il frutto si trova più comunemente sotto forma di integratore. Questo perché la bacca si decompone entro cinque giorni dalla raccolta, perdendo gran parte dei suoi nutrienti.

Anche i succhi si deteriorano facilmente, a meno che non vengano aggiunti conservanti. Tuttavia, il modo migliore per consumare l’acerola è mangiarne il frutto. 

Gli integratori di acerola si trovano sotto forma di:

  • capsula
  • pastiglia masticabile
  • estratto liquido 
  • polvere

L’integratore in polvere è piuttosto popolare, perché può essere miscelato in bevande, frullati, succhi e altro ancora. Per quanto riguarda le dosi consigliate, le raccomandazioni possono variare a seconda del prodotto acquistato. Ovviamente, prima di assumere qualsiasi tipo di integratore ti consigliamo di consultare il medico.

Quali sono i benefici dell’acerola?

I benefici per la salute sono principalmente dovuti alla sua ricchezza di vitamina C. E’ importante sapere che più il frutto matura, più vitamina C viene persa, e l’acerola matura molto rapidamente.

Ricca di vitamina C

In uno studio su vari frutti contenenti vitamina C, l’acerola ha superato tutti, specialmente se coltivata biologicamente. Secondo quanto riferito, ha quantità maggiori di vitamina C rispetto ad arance e fragole. La bacca è risultata anche una fonte molto significativa di vitamina A.

La vitamina C è un nutriente necessario, si tratta di una vitamina idrosolubile che non viene immagazzinata nel corpo, quindi è fondamentale assumerla attraverso l’alimentazione. 

Insieme alla vitamina A, la C è un noto antiossidante, che aiuta a prevenire i danni dei radicali liberi e altre malattie. Studi recenti affermano che l’acerola è piuttosto ricca di antiossidanti.

Inoltre, la vitamina C è importante per mantenere in funzione il sistema immunitario e aiutare il corpo a combattere infezioni, virus e persino il cancro.

Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche, uno studio ha dimostrato che in laboratorio le ciliegie ad alto contenuto di antiossidanti e vitamina C avevano la capacità di aiutare il corpo a fermare la crescita del cancro al colon.

Di tutte le ricerche sull’acerola, gli studi che si concentrano sulla vitamina C sono i più approfonditi; ciò conferma il suo primato come integratore completamente naturale, che può essere utilizzato anche per combattere raffreddore e influenza. 

Svolge un’azione antibatterica e antinfiammatoria

L’attività antibatterica è stata segnalata da ricercatori giapponesi che hanno analizzato l’azione dell’acerola sul ceppo di Staphylococcus epidermidis. Un ulteriore studio ha analizzato l’attività di diverse piante sudamericane sui funghi patogeni, e sembrerebbe che l’acerola sia uno dei più efficaci nella lotta contro questi funghi.

Uno studio in vitro ha dimostrato, invece, che l’acerola diminuisce l’infiammazione sui macrofagi in coltura, ossia le cellule del sistema immunitario.

Potrebbe proteggere da alcuni tipi di cancro 

Uno studio ha mostrato che gli estratti di acerola hanno un’azione tossica sulle cellule tumorali, suggerendo che il frutto potrebbe avere proprietà antitumorali.

Un altro studio ha rivelato che un estratto di acerola (700 mg/kg) potrebbe bloccare la crescita delle cellule cancerose.

Agisce contro obesità e ipercolesterolemia

Uno studio condotto sulle cellule endoteliali ha mostrato che l’acerola, unita agli estratti di erba medica e di soia, blocca l’ossidazione delle lipoproteine ​​a piccola densità, considerate il colesterolo cattivo. 

Questo effetto protettivo è dovuto in parte al suo alto contenuto di vitamina C. Un altro studio indica che l’acerola può combattere gli effetti dannosi dell’obesità sull’organismo, poiché protegge le cellule del sangue e quelle di alcuni organi (reni e fegato) dagli effetti tossici della cattiva alimentazione. 

Effetti collaterali

L’acerola è sconsigliata per coloro che sono allergici al frutto e ai suoi ingredienti. Non ci sono studi clinici che abbiano riportato effetti avversi, e la comunità scientifica ritiene che non sia pericolosa se assunta nelle dosi consigliate. 

Grandi quantità di acerola (sopra 1 g/die) possono tuttavia causare effetti collaterali come diarrea, nausea e dispepsia (dolore addominale), vomito, minzione frequente e mal di testa. Inoltre, se ne sconsiglia l’assunzione in caso di:

  • gotta in quanto può aumentare i livelli di acido urico
  • calcoli renali (nefrolitiasi) perché può aumentarne la formazione

L’acerola può interagire con i seguenti farmaci:

  • farmaci antipiastrinici o anticoagulanti
  • estrogeni, di cui può aumentare l’assorbimento 

Quindi, nonostante sia abbastanza tollerata prima dell’assunzione di integratori di acerola è consigliabile consultare il proprio medico.

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