Selaginella: come coltivare e prendersi cura di questa pianta sempreverde

Hai mai sentito parlare della selaginella? Scopriamo tutto su come coltivare e curare questa pianta sempreverde, perfetta per decorare il tuo giardino o il porticato

La Selaginella è una pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle Selaginellaceae.

Si tratta di una specie coltivata sia come copertura di tappeti erbosi sia come pianta rampicante, ideale per la decorazione di muri e porticati. Resistendo molto bene al freddo e al gelo è spesso considerata una delle piante di Natale da regalare o utilizzare per le dichiarazioni

La famiglia delle Selaginellaceae è originaria dell’Europa, ma vi sono anche specie provenienti dall’Africa, dall’America meridionale e addirittura dalla lontana Australia.

La Selaginella si caratterizza per avere delle foglie piccole color verde brillante, disposte a spirale lungo gli steli. Per quanto riguarda la coltivazione predilige aree ombreggiate, meglio se lontano dalle correnti d’aria e zone con temperatura mite.

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Come coltivare una pianta di selaginella in vaso

Per coltivare la Selaginella il periodo migliore è la primavera, quando il clima è meno rigido e le temperature iniziano ad alzarsi. Ti consigliamo di utilizzare un buon terriccio non calcareo a base di torba.

Per la coltivazione in vaso è meglio che questo sia di terracotta, poiché permette alla terra di respirare. Ricorda anche che questa pianta ama il terreno umido, ma non completamente bagnato; di conseguenza, è bene evitare i ristagni di acqua.

La Selaginella non sopporta le temperature rigide, ma neanche il caldo intenso, quindi, ti consigliamo di coltivarla in primavera in un luogo fresco, lontano dalle correnti d’aria, e meglio se ombreggiato. Ricorda che ama le zone luminose, ma non la luce diretta del sole.

Durante la bella stagione annaffiala frequentemente, così che il substrato resti sempre umido, mentre in inverno riduci l’apporto di acqua. Un altro consiglio è nebulizzare le foglioline con acqua priva di calcare, in modo da mantenere il giusto grado di umidità.

L’acqua usata non deve essere fredda, ma a temperatura ambiente ed è meglio se ha poco calcare, poiché la pianta potrebbe risentirne. Se abiti in una zona con acqua molto calcarea, potresti bollirla prima di usarla per la tua Selaginella.

Varietà principali

coltivare selaginella

©katrintimoff/123rf

Il genere Selaginella per il suo aspetto particolare ricorda moltissimo il tradizionale muschio. Comprende tantissime specie differenti nel mondo, ma in Italia ve ne sono soltanto tre:

  • Selaginella selaginoides, tipica delle regioni di alta montagna
  • Selaginella helvetica, si trova dei boschi di latifoglie delle Alpi
  • Selaginella denticulata, tipica della zona del Mediterraneo, ed è caratterizzata da foglie laterali cuspidate e seghettate.

Riproduzione per talea della Selaginella

La Selaginella si può moltiplicare per talea. Questa operazione va fatta durante la primavera, prelevando delle foglioline dal ramo.

Dopo di che, queste vanno sistemate nel terriccio fatto di una parte di torba e una di sabbia grossolana.

Posiziona il vaso con le talee in una zona d’ombra, a una temperatura tra i 18 e i 24°C.

Ricopri il vaso con un telo specifico per la coltivazione delle piante, in modo da mantenere l’ambiente umido e favorire la crescita delle radici e i germogli. Solo quando avrà radicato e germogliato, puoi togliere il telo e rinvasare la Selaginella.

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Malattie e parassiti

Come avrai potuto notare la selaginella non ha bisogno di troppe cure e attenzioni, infatti è una pianta abbastanza resistente a parassiti e malattie, nonché perfetta per chi non ha il pollice verde.

L’unico problema è quando le foglie si ingialliscono e avviliscono, il che vuol dire che c’è stato un problema con l’irrigazione troppo scarsa, oppure con i livelli di umidità del terreno.

Di conseguenza, se hai deciso di dedicarti alla coltivazione della Selaginella ti consigliamo di prestare attenzione alle innaffiature e allo stato di salute del terreno, che deve essere sempre abbastanza umido ma senza ristagni che possono causare il marciume delle radici.

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