Uccisione dei pulcini maschi in Italia: è urgente fermare subito la strage che si compie negli allevamenti avicoli

Animal Equality, insieme ad altre organizzazioni per la protezione degli animali, chiede al Governo italiano di fermare al più presto la strage di pulcini maschi che ancora si compie nell'industria delle uova. Del resto, questa decisione è stata già votata dal Parlamento ma entro settembre va attuato il divieto di uccisione

Una svolta storica è quella che si sta delineando nell’industria italiana delle uova. Ci riferiamo ovviamente a quanto già da tempo le associazioni animaliste (ma anche tanti cittadini) chiedono a gran voce: fermare la strage di pulcini maschi che si compie regolarmente negli allevamenti di galline per la produzione di uova.

Il giorno in cui questa strage diventerà solo un brutto ricordo del passato è sempre più vicino. Il Parlamento ha infatti votato a favore del divieto di abbattimento selettivo dei pulcini maschi entro dicembre 2026.

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Tuttavia, si può e si deve fare di più per accorciare i tempi. È infatti urgente agire contro questa pratica crudele e le associazioni oggi chiedono un’azione tempestiva da parte del Governo, poiché milioni di pulcini maschi continuano ad essere uccisi ogni anno a scopo alimentare.

La “Legge di delegazione europea 2021 per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti normativi dell’Unione europea“, approvata il 4 agosto 2022, ha gettato le basi per porre fine all’abbattimento selettivo dei pulcini maschi, come richiesto dal Regolamento CE n. 1099/2009 “Sulla protezione degli animali durante l’abbattimento“. Tuttavia, il testo della legge impone al Governo di adottare misure concrete per fermare questa pratica entro settembre 2023.

E settembre è sempre più vicino… Per questo è stata presentata alla Camera dei Deputati un’interpellanza per chiedere al Ministro dell’Agricoltura e a quello della Salute di intervenire prontamente per fermare l’abbattimento dei pulcini maschi nell’industria delle uova, come già previsto dalla legge sopracitata.

Nell’interpellanza si ricorda qual è il crudele destino che attende attualmente i pulcini maschi negli allevamenti:

Considerati veri e propri scarti di produzione dall’industria delle uova, ogni anno tra i 25 e i 40 milioni di pulcini maschi vengono uccisi attraverso pratiche crudeli e dolorose. Si tratta (n.d.r) di una delle pratiche più brutali e inaccettabili, un orrore legittimato unicamente dal tornaconto economico, a discapito del sentimento di empatia – ormai diffuso nella nostra società – verso gli animali.

Tra l’altro, le alternative a questa pratica barbara già esistono e sono praticabili, tant’è che alcune aziende italiane stanno lavorando da tempo per fermare la strage di pulcini maschi.

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Già nel 2020, l’associazione di categoria dei produttori di uova (Assoavi) si era dichiarata favorevole ad introdurre tecnologie in-ovo sexing (ovvero in grado di individuare ancora all’interno delle uova il sesso dell’embrione) mentre i supermercati Coop si sono impegnati a implementare le tecnologie che evitano l’uccisione dei pulcini maschi.

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Fonte: Animal Equality Italia

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