Corre 150 gare in 150 giorni: guarda come si sono trasformati i piedi di questa maratoneta da record

L’impresa della maratoneta Erchana Murray-Bartlett: correre 150 gare in 150 giorni. Uno sforzo estremo anche dal punto di vista fisico, che si è fatto sentire soprattutto sui piedi e sul suo peso corporeo, ma per una buona causa.

Erchana Murray-Bartlett ha riscritto la storia dello sport con la sua impresa. La trentaduenne australiana veniva da una delusione cocente, non essendo riuscita a centrare la qualificazione alle Olimpiadi di Pechino. Ha però deciso di affrontare una nuova sfida e si è lanciata a capofitto in qualcosa di mai visto prima: correre 150 gare in 150 giorni. Esattamente: una maratona al giorno per un totale di più di 6.300 chilometri attraverso l’Australia. Partita dall’estremo nord del Queensland, è arrivata a Melbourne e ha portato a termine ciò che si era prefissata.

Grazie alla sua costanza e determinazione ha letteralmente fatto a pezzi il record precedente che apparteneva a Kate Jayden. La maratoneta britannica aveva infatti corso “appena” 106 maratone in 106 giorni. Nulla in confronto al primato appena sancito dalla Murray-Bartlett che ha alzato l’asticella fissandola talmente in alto che sarà molto difficile provare a batterla. E adesso sta solo aspettando la visita dei funzionari del Guinness World Record che formalizzeranno il primato sancito per il maggior numero di maratone consecutive corse.

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Ha dovuto correre con scarpe più grandi delle sue per le condizioni dei piedi

Un’impresa non da poco, la sua. Non solamente per i chilometri che ha percorso, ma per i vari tracciati e per le condizioni che si è trovata ad affrontare. Ha attraversato centri abitati, strade secondarie, autostrade, ma anche foreste pluviali e spiagge. Per non parlare delle temperature estreme a cui ha dovuto far fronte. Non è mancato anche qualche “piccolo” intoppo, tra cui un incontro ravvicinato con un coccodrillo e punture di insetti ovunque.

Le conseguenze ci sono state anche sul fisico, con tanto peso perso per via della poca logistica di diverse maratone che ha corso in cui non erano presenti acqua e cibo durante il percorso. Fortunatamente, nessuna frattura o tendinopatia, ma tanto dolore alle ginocchia, alla schiena e alla parte inferiore delle gambe. Sono però i piedi ad aver subìto le conseguenze peggiori. L’atleta ha dovuto infatti correre con scarpe di un numero più grande rispetto al suo per lo stato in cui versavano, tra gonfiore e calli. In tutto Murray-Bartlett è arrivata a cambiare ben 10 paia di calzature.

Un record a scopo benefico per sensibilizzare sulla biodiversità a rischio

La soddisfazione, al traguardo dell’ultima gara delle 150 portate a termine, è stata dunque tanta ed anche la voglia di prendersi un po’ di meritato riposo. Non sono mancati applausi, lacrime e sollievo con gli spettatori che l’hanno persino portata in trionfo come si fa con i veri campioni. Anche perché Erchana è una campionessa non solo nello sport, ma anche nella vita. La sua infatti è stata un’impresa a scopo benefico. Grazie alle 150 maratone percorse in 150 giorni è riuscita a raccogliere quasi 65.000 euro per un’organizzazione che si impegna a preservare la natura: la Wilderness Society. Con il suo impegno ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della biodiversità, sempre più a rischio in Australia e non solo.

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Fonte: 7News.com.au

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