Settimana lavorativa corta di 4 giorni al via in UK, è la più grande sperimentazione del mondo

Da oggi più di 3mila dipendenti della Gran Bretagna lavoreranno solo quattro giorni a settimana mantenendo lo stesso stipendio e la stessa produttività

Anche nel Regno Unito ci sarà la settimana lavorativa di quattro giorni. Da oggi più di 3mila lavoratori in 70 aziende inizieranno un progetto pilota di sei mesi, senza alcuna variazione di stipendio.

Avevamo già parlato di questo progetto coordinato da 4 Day Week Global in collaborazione con ricercatori dell’Università di Cambridge, del Boston College e dell’Università di Oxford, che ha già coinvolto gli Stati Uniti, il Canada, l’Irlanda, l’Australia, la Nuova Zelanda e il Belgio.

La settimana lavorativa di quattro giorni

Secondo 4 day Week Global, l’adozione di una settimana lavorativa di quattro giorni è una strategia di miglioramento aziendale incentrata sul lavoro in modo più intelligente anziché più lungo e sull’investimento nel benessere della risorsa più importante per qualsiasi azienda: le persone. I test già condotti hanno dimostrato che il 63% delle aziende ha trovato più facile attrarre e trattenere i talenti con una settimana lavorativa di 4 giorni e che il 78% dei dipendenti è più felice e meno stressato.

Anche in Gran Bretagna si lavora quattro giorni

Adesso, anche la Gran Bretagna abbraccia questo progetto. Le aziende partecipanti pagheranno il 100% della retribuzione dei lavoratori ma quest’ultimi dovranno garantire la stessa produttività. Tra le imprese che hanno aderito ci sono banche, vendita al dettaglio, assistenza domiciliare, ospitalità, marketing digitale, tanto per citarne alcuni. I ricercatori lavoreranno con ciascuna organizzazione partecipante per misurare l’impatto sulla produttività e il benessere dei suoi lavoratori, nonché l’impatto sull’ambiente e sull’uguaglianza di genere.

“Mentre usciamo dalla pandemia, sempre più aziende stanno riconoscendo che la nuova frontiera è la qualità della vita e che il lavoro a orario ridotto e incentrato sulla produzione è il veicolo per dare loro un vantaggio competitivo”, spiega Joe O’Connor, amministratore delegato di 4 Day Week Global.

“Analizzeremo come i dipendenti rispondono all’avere un giorno libero in più, in termini di stress e burnout, soddisfazione lavorativa e di vita, salute, sonno , consumo di energia, viaggi e molti altri aspetti della vita”, dice Juliet Schor, professoressa di sociologia al Boston College.

E in Italia?

Attualmente l’Italia non ha aderito a questo progetto pilota, sul tema interviene Fratoianni:

“La produzione di ricchezza è infatti sempre meno legata al lavoro umano ed è sempre più concentrata in poche mani. È quindi evidente perché questa sia una battaglia fondamentale. Perché riduce la disoccupazione, redistribuisce la ricchezza e permette a lavoratori e lavoratrici una vita migliore, con più tempo per sé, i propri cari e i propri interessi, riducendo stress e disagio psicologico, oltre ad aumentare la produttività e far bene all’ambiente in cui viviamo. Non esistono motivi sensati per non andare in questa direzione. Eppure, la proposta di legge che presentai anni fa a nome di Sinistra Italiana anni fa, non è mai stata, nemmeno, discussa. L’ennesima occasione persa di fare la cosa giusta”, scrive Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana.

Fonte: 4 Day week global/ Bloomberg

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