Al via la settimana lavorativa di quattro giorni, ma non in Italia

Gli Emirati Arabi Uniti adeguano la nuova settimana lavorativa e il weekend di riposo agli standard del mondo occidentale

Gli Emirati adeguano la nuova settimana lavorativa  con venerdì pomeriggio, sabato e domenica destinati al riposo

La nuova settimana lavorativa per i dipendenti pubblici degli Emirati Arabi Uniti era stata annunciata dal governo già qualche settimana fa, ma è divenuta legge solo dallo scorso primo gennaio. I giorni dedicati al lavoro scendono a quattro e mezzo – dal lunedì al giovedì, con il venerdì mattina – mentre il weekend di pausa si adegua agli standard del mondo occidentale – ovvero venerdì pomeriggio, sabato e domenica.

Fino allo scorso anno, infatti, la settimana lavorativa degli Emirati comprendeva il lavoro di domenica ma il riposo per il venerdì, giorno sacro per la religione musulmana osservato nella maggior parte del Paese (di venerdì, attività non essenziali e negozi sono addirittura chiusi per rispettare la santità della giornata).

La transizione è in linea con la visione degli Emirati Arabi Uniti di migliorare la propria competitività globale nei settori economici e commerciali e di stare al passo con gli sviluppi globali – ha affermato l’ufficio stampa del governo di Abu Dhabi. – Il fine settimana esteso rientra negli sforzi del governo degli Emirati Arabi Uniti per aumentare l’equilibrio tra lavoro e vita privata e migliorare il benessere sociale, aumentando al contempo le prestazioni per far avanzare la competitività economica del Paese.

Secondo il nuovo modello organizzativo, nei giorni pieni la giornata lavorativa sarà di otto ore, ridotte a quattro e mezzo nel venerdì; inoltre, i dipendenti avranno la possibilità di scegliere le opzioni di lavoro “flessibile” o smart-working per il venerdì quando, a partire dalle ore 13.15, si terranno le prediche e le preghiere. Insomma, un passo in avanti verso i ritmi e la cultura dell’Occidente, anche a discapito dell’identità culturale e religiosa del Paese – e non è il primo: solo lo scorso anno il governo di Abu Dhabi ha rivisto le leggi in materia di convivenza prima del matrimonio, consumo di bevande alcoliche e stato personale per rendere il Paese più attraente sul mercato internazionale.

Gli Emirati Arabi Uniti, che recentemente hanno ospitato anche l’ultimo EXPO, sono uno dei Paesi arabi maggiormente in espansione dal punto di vista economico e tecnologico: uniformare i propri uffici e i propri ritmi al mondo occidentale rappresenterebbe un’ulteriore marcia in più in direzione dello sviluppo economico e attrarrebbe investimenti importanti da parte di potenze estere, secondo il governo.

Inoltre, una settimana lavorativa più corta aumenterebbe la produttività della forza lavoro, diminuendo il tempo trascorso in ufficio. Per ora la nuova settimana riguarda solo i dipendenti della pubblica amministrazione e degli uffici governativi, ma non si esclude che presto anche scuole ed uffici privati possano adeguarsi a questo nuovo ritmo.

Purtroppo però, molto resta ancora da fare per la tutela dei diritti umani e, soprattutto, delle donne e delle minoranze: non basta adeguare gli standard lavorativi all’Occidente per diventare un Paese all’avanguardia, se continuano a persistere discriminazioni e soprusi verso i più deboli. 

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Fonte: Al Jazeera

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