Torna nei cinema “Il castello nel cielo”, capolavoro di Miyazaky ispirato ai borghi di Calcata e Civita di Bagnoregio

Da oggi al 2 agosto sarà proiettato nelle sale aderenti Il castello nel cielo, nell’ambito della rassegna “Un mondo di sogni animati” dedicata ai capolavori dello Studio Ghibli

Dal 27 luglio gli spettatori italiani avranno nuovamente l’opportunità di vedere Il castello nel cielo al cinema, il lungometraggio scritto e diretto da Hayao Miyazaky nel 1986, premiato in Giappone come Miglior film di animazione di quell’anno.

Il merito va alla rassegna “Un mondo di sogni animati”, organizzata da Lucky Red e dedicata ai capolavori dello Studio Ghibli, che per la seconda estate ripropone nelle sale i film del maestro Miyazaky. Appuntamento attesissimo dagli appassionati del genere, ha già ottenuto grande successo la scorsa estate con la prima edizione che ha totalizzato un boom di incassi.

Il castello nel cielo sarà visibile nei cinema aderenti fino al 2 agosto. “Un mondo di sogni animati” continua poi per tutta l’estate: dal 10 al 16 agosto sarà proiettato Il mio vicino Totoro (35° anniversario) e dal 24 al 30 agosto Si alza il vento (10° anniversario). In precedenza era stata la volta di Pony sulla scogliera (dal 6 al 12 luglio, per il 15° anniversario) e Kiki – Consegne a domicilio dal 13 al 19 luglio.

La sinossi de Il castello nel cielo

Per chi non ne ricordasse la trama, Il castello nel cielo narra le vicende della giovane Sheeta che viene tenuta prigioniera dal cinico colonnello Muska a bordo di un’aeronave diretta verso la fortezza di Tedis.

Durante il volo, in una notte illuminata dalla luna, l’aeronave viene attaccata da una banda di pirati guidata dall’audace Dola, desiderosa di impossessarsi del prezioso ciondolo al collo della ragazzina. Questo ciondolo è di valore inestimabile poiché conferisce il potere di vincere la forza di gravità.

Inoltre consente di localizzare la leggendaria isola fluttuante di Laputa, dove si dice siano custoditi immensi tesori e un potere inimmaginabile. Tuttavia, Sheeta riesce a fuggire e finisce tra le braccia di un giovane minatore di nome Pazu, che decide di proteggerla e di unirsi a lei nella ricerca dell’isola e dei suoi misteri.

Una curiosità riguardante il film è il fatto che Miyazaki prese l’ispirazione dell’isola volante dalle foto dei paesini dell’Alto Lazio come Civita di Bagnoregio, piccolo borgo mozzafiato poco distante da Roma. Il regista ne rimase talmente incantato da visitare personalmente questi luoghi. È infatti documentata la sua presenza a Civita di Bagnoregio e Calcata nel corso del 1990.

Un motivo in più dunque per correre nei cinema per rivivere ancora una volta la magia delle pellicole di Hayao Miyazaki e dello Studio Ghibli!

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Fonte: Studio Ghibli

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