Come capire se qualcuno si è attaccato al tuo contatore della luce? Il trucco più semplice che ci sia

Improvviso aumento della bolletta? Potresti essere vittima di un furto di corrente: ecco le strategie per difenderti e proteggere il tuo consumo energetico

Il furto di energia elettrica è un problema diffuso: sempre più malintenzionati, infatti, riescono a mettere a punto diverse e sofisticate strategie per sfruttare l’elettricità altrui. Per le persone non esperte, può essere difficile capire se qualcuno è riuscito ad inserire un allaccio abusivo presso il proprio contatore della luce.

Come difendersi? È importante prestare attenzione alle anomalie o ad alcuni strani “segnali” per richiedere l’intervento delle autorità competenti, al fine di tutelarsi e prevenire danni economici e legali. Ecco i principali campanelli d’allarme a cui fare attenzione.

Un segnale di un possibile furto è l’aumento improvviso e ingiustificato della bolletta, soprattutto se avviene contemporaneamente a un picco dei consumi in assenza di cambiamenti nelle abitudini dell’utente. Inoltre, una notevole differenza nei consumi rispetto alla media mensile può essere un’ulteriore spia di un furto.

Lo scatto del contatore senza motivo apparente è un altro segnale di un possibile furto, come conferma uno studio su Science Direct. Se il contatore scatta frequentemente senza un utilizzo elettrico eccessivo, potrebbe essere dovuto a un allaccio abusivo o a un malfunzionamento della fornitura.

Il “test” per capire se si è vittime di un furto di energia elettrica

Per accertarsi di un possibile furto, si può fare un test domestico disattivando tutti i dispositivi elettrici al fine di verificare il consumo indicato dal contatore. Se si rilevano consumi anomali, è necessario contattare il servizio clienti della fornitura per segnalare il problema e avviare i controlli necessari.

Se il furto viene confermato, è importante recarsi presso le Forze dell’ordine e sporgere denuncia. La riforma Cartabia ha reso necessaria la denuncia perché il reato non è più procedibile d’ufficio. Il furto di energia elettrica è considerato un furto aggravato e può essere punito con una pena da 2 a 7 anni e una multa fino a 1.500 euro, secondo quanto stabilito dalla Cassazione.

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Fonte:  Science Direct

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