L’uso dei condizionatori farà schizzare le emissioni di carbonio e le nostre bollette

Da qua al 2050 il numero dei condizionatori installati nelle abitazioni e negli uffici lieviterà notevolmente. E a farne le spese sarà innanzitutto il clima, visto che si rischia un boom di emissioni inquinanti. A illustrarci le previsioni un interessante studio scientifico che si focalizza sull'Europa e l'India

Le temperature estive sono sempre più roventi. Dopo la scorsa estate da bollino rosso, ci attendono mesi all’insegna di ondate di calore, causate anche dall’influenza di El Niño. Nelle giornate più torride i condizionatori rappresentano una vera manna dal cielo. C’è chi ormai non riuscirebbe proprio a farne a meno in caso. Ma il loro uso sempre più massiccio rischia di provocare un boom di emissioni inquinanti, aggravando la crisi climatica. Per restare al fresco contribuiamo ad aumentare le temperature globali. Insomma, un cane che si morde la coda.

A metterci in guardia su questo scenario uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports e realizzati dagli economisti ambientali Francesco Colelli ed Enrica De Cian dell’Università Ca’ Foscari Venezia e del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e da Ian Sue Wing dell’Università di Boston.

Si tratta della prima ricerca che ci mette di fronte agli del cambiamento climatico sulla domanda di condizionatori e di elettricità in Europa e India, evidenziando come da oggi al 2050, si possa innescarsi un “disallineamento tra azioni di adattamento e mitigazione, con conseguente aumento delle emissioni.”

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Le previsioni degli esperti

Secondo quanto stimato dagli esperti, entro il 2050 – in uno scenario di riscaldamento di 2-3 °C – il numero di condizionatori installati potrebbe raddoppiare nel Vecchio Continente e addirittura quadruplicare in India, raggiungendo circa il 40% delle case in entrambe le aree. 

studio condizionatori

@Scientific Reports

Da un lato, questa situazione porterà  a una riduzione dell’esposizione della popolazione al caldo del 40% in Europa e del 35% in India; dall’altro, però, ciò causerebbe conseguenze deleterie per il Pianeta.

Da qui al 2050, infatti, si avrebbe un incremento di emissioni di 10 milioni di metri cubi di anidride carbonica in Europa e ben 120 milioni nello Stato asiatico, dove negli ultimi giorni il caldo estremo ha già provocato un centinaia di vittime. I numeri sono abbastanza inquietanti: la produzione di energia legata all’utilizzo dei condizionatori sarà responsabile di un aumento delle emissioni annuali di CO2 tra 7 e 17 milioni di tonnellate in Europa, e tra 38 e 160 milioni di tonnellate in India, da qui al prossimo trentennio.

“Con una produzione di elettricità ancora basata essenzialmente su fonti fossili il condizionatore come strategia di adattamento al caldo rischia di compromettere l’impegno per la mitigazione, cioè per l’abbattimento delle emissioni di gas climalteranti” spiega Enrica De Cian, professoressa di Economia ambientale a Ca’ Foscari e coordinatrice del progetto di ricerca che ha ispirato lo studio.

Boom di consumi energetici anche in Italia

L’uso massiccio dei condizionatori non avrà risvolti negativi “soltanto” sull’ambiente, ma anche sulle bollette perché la richiesta d’energia andrà ad aumentare.

In alcuni Paesi come l’Italia e la Spagna l’adozione dell’aria condizionata come adattamento all’aumento delle temperature comporterà anche un aumento nei consumi elettrici di picco, effetto che a sua volta potrebbe rendere più costosa la fornitura di energia elettrica e aumentare gli investimenti in impianti di generazione e trasmissione necessari a far fronte ai nuovi livelli di domanda di elettricità” sottolinea Francesco Colelli, coautore dello studio.

Per quanto riguarda il caso italiano, gli studiosi stimano una crescita della domanda di picco annuale pari a circa 10 GW, ovvero un incremento del 16% rispetto ai livelli attuali, in uno scenario di riscaldamento elevato (noto tecnicamente come RCP 8.5, che al 2050 prevede un aumento di temperature medie globali attorno a 2-3 °C).

Per mitigare gli effetti pesanti sul clima l’unica soluzione sarebbe migliorare notevolmente l’efficienza energetica dei condizionatori venduti, ma appare piuttosto utopistico, specialmente in Paesi meno avanzati come l’India.

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