Cani brachicefali e non solo: la lista delle razze canine considerate illegali in questo Paese (ma non in Italia)

Nel Paese scandinavo non tutte le razze canine possono essere adottate dalle famiglie che desiderano un amico a quattro zampe. Ve ne sono alcune proibite dalla legge sul territorio nazionale, ecco perché

Adottare un cane è la scelta migliore che si possa mai fare, ma non tutti gli Stati del mondo concedono ai propri cittadini la libertà di scegliere una razza piuttosto che un’altra. Ve ne sono infatti alcune proibite in determinati Paesi.

È così, ad esempio, in Norvegia dove vi sono parecchie razze canine considerate illegali per più di un motivo.

Quali razze sono bannate in Norvegia e perché

Sul suolo norvegese è vietato allevare:

E inoltre:

Nel caso del primo gruppo si tratta di razze canine ritenute “pericolose” dallo Stato e vietate di conseguenza dall’autorità scandinava. Una misura sicuramente discutibile in quanto non solo nessun cane nasce pericoloso, ma non vi è alcuna correlazione scientifica tra razza e pericolosità.

Non esistono cani aggressivi, ma solo proprietari che vogliono che i loro animali lo diventino. E quali migliori razze se non i molossoidi, la cui prestanza fisica è sfruttata proprio per questo fine.

Per quanto riguarda invece le ultime due razze canine si tratta di una decisione presa di recente dal Tribunale di Oslo che, per la prima volta, vieta l’allevamento di due cani brachicefali.

I Bulldog, come i Carlini e molti altri brachicefali sono “affetti” dalla cosiddetta BAOS o Sindrome Ostruttiva delle vie aeree superiori, una condizione che provoca nell’animale serie difficoltà respiratorie. Tale sindrome è la conseguenza di una selezione genetica innaturale volta a creare a tavolino razze esteticamente più attraenti senza tenere conto del benessere dell’animale.

Per tale ragione la Norvegia ha detto basta a cuccioli di Cavalier King Charles Spaniel e Bulldog inglesi.

E in Italia?

Nel nostro Paese esiste una Lista di razze canine pericolose con obbligo di guinzaglio e museruola nei luoghi pubblici, ma nessun divieto circa la loro adozione. Per i brachicefali invece nemmeno l’ombra di un provvedimento più severo sul loro allevamento.

In Italia si continuano ad allevare e creare nuove versioni delle razze brachicefale, noncuranti delle terribili sofferenze che questi animali patiscono.

Fonte: Lovdata

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