Squali, è allarme su TikTok, ma c’è davvero pericolo in Italia? Come comportarsi se ne vedi uno

Si sta parlando ultimamente di un "allarme squali" dopo le segnalazioni giunte dalle nostre coste. Ma è davvero così? Come comportarsi qualora si vedesse uno squalo in mare?

Continuano gli avvistamenti di squali lungo le coste italiane e ultimamente, con segnalazioni giunte anche dalla Toscana, sulla rete è stata diramata una vera “allerta squali” al punto che alcune persone hanno ormai il terrore di mettere piede in acqua.

Non si contano su TikTok i video in cui si parla di “allarme squali”, c’è chi scrive “massima attenzione”, chi posta video di bagnanti che abbandonano il mare perché non sono soli (come potremmo esserlo del resto in un ecosistema così complesso come quello marino) mentre una pinna spunta tra le onde.

https://www.tiktok.com/@luigiofficialmusic/video/7246743408448916763?q=allerta%20squalo&t=1688625905030

Ma cosa c’è di vero in questa storia? In Italia c’è davvero un’allerta squali per l’anno 2023? No, non c’è nessun allarme e, ancora una volta, sono le notizie che circolano a essere pericolose e a mettere più paura del dovuto fomentando la fobia che la gente ha degli squali.

Nemmeno si può parlare di “invasione” o di una insolita e massiccia presenza. Basti pensare che nel Mediterraneo vivono 47 tipi di squali. Uno di quelli che si avvista con più frequenza in Italia è la verdesca, Prionace glauca.

Gli squali hanno una spaventosa reputazione e questo ha portato le persone a considerarli un problema o, peggio ancora, a ucciderli sebbene siano specie protette. Ma, in realtà, gli squali sono essenziali per l’habitat marino.

Perché gli squali sono così importanti? Perché sono indicatori della salute dei nostri mari. Essendo poi predatori all’apice della catena alimentare, svolgono un ruolo chiave nel regolare l’abbondanza delle singole specie che popolano le acque, garantendone la diversità.

Come comportarsi in caso di incontro con uno squalo

Avvistare uno squalo in natura è un’esperienza impagabile, ma è importante sapere come comportarsi correttamente per ridurre ogni possibile rischio. Ricordiamoci che una volta entrati in acqua, stiamo entrando nella casa dello squalo e di tutte le creature marine.

Se vedi uno squalo la prima cosa da fare è mantenere il più possibile la calma. Può sembrare scontato da dire, ma non lo è. Gli squali sono animali curiosi, se c’è qualche movimento avventato possono essere portati a considerarti un pericolo e attaccare di conseguenza.

Avvicinati poi lentamente alla riva, senza mai perdere di vista lo squalo. Fare il “morto” non è utile né in caso di avvistamento né tantomeno di attacco.

L’ente governativo australiano Victorian Fisheries Autorithy suggerisce inoltre di nuotare in acque più limpide possibili perché gli squali non hanno una buona vista. Un altro consiglio è rimuovere catenine e gioielli che sott’acqua potrebbero essere scambiati per le squame luccicanti di un pesce.

Malgrado la loro fama da serial killer, moltissimi squali non sono pericolosi come si crede e non vanno a caccia di umani. L’essere umano non fa parte della loro dieta. Nella maggior parte dei casi sono gli squali a essere le prime vittime della pesca (pensiamo allo shark finning), di catture accidentali e dell’ignoranza.

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