Orche e squali sempre più a rischio, i veri assassini siamo noi

Solamente nel nostro Mediterraneo il 50% degli squali è minacciato di estinzione, oggi la giornata mondiale dedicata ai grandi predatori delle acque: squali e orche per sensibilizzare il mondo intero sulla loro protezione

I grandi predatori dei mari più temuti in natura, squali e orche, sono sempre più minacciati nel loro ecosistema. Ecco perché il 14 luglio si celebra la giornata mondiale dell’orca e dello squalo, una data per ricordare l’importanza di salvaguardare queste specie così a rischio.

Solamente nel Mar Mediterraneo il 50% degli squali e delle razze potrebbe scomparire per sempre. Tra le cause di una loro prossima dipartita vi sono la pesca intensiva, molto spesso illegale per fini cosmetici o destinati al consumo alimentare, la distruzione del loro habitat, l’inquinamento delle acque e non per ultimo il cambiamento climatico.

Tutti fattori che hanno in comune un solo elemento: noi esseri umani. Siamo noi la più grande minaccia per questi predatori che popolano i mari e gli oceani dall’inizio dei tempi e che in quei mari e in quegli oceani stanno diminuendo, non così gradualmente come si potrebbe pensare.

Anche per le orche la situazione non è poi tanto migliore. Queste gigantesche creature marine, non solo vittime della caccia alle balene, vengono catturate per essere rinchiuse in delfinari e altre strutture e costrette a esibirsi in spettacoli innaturali. Una tristissima esistenza in cattività documentata ampiamente dalle associazioni animaliste. (Leggi anche:Orca piange a bordo vasca: il vero volto della cattività (VIDEO))

Orche e squali svolgono un ruolo fondamentale per gli ecosistemi marini. Questi grandi predatori sono dei chiarissimi indicatori per la salute dei mari. Essendo all’apice della catena alimentare, la presenza di orche e squali garantisce l’equilibrio dell’habitat marino e la proliferazione delle altre specie di cui si cibano.

Le orche, da sole, predano oltre 100 specie differenti. Va da sé che l’impoverimento dei mari a causa delle attività umane minaccia il collasso della catena alimentare e la sopravvivenza di questi predatori. Tutarli è un nostro dovere, oggi come tutti i giorni dell’anno.

Fonte: Oceana

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