Spagna e Portogallo contano migliaia di vittime per le ondate di caldo

L'Organizzazione Mondiale della Sanità lancia un allarme per le migliaia di vittime del caldo in Spagna e Portogallo e crea un vademecum per resistere alle ondate di calore che stanno affliggendo il nostro continente

L’Europa è sempre più nella morsa delle ondate di calore e la situazione non è destinata a mitigarsi nel prossimo futuro – nonostante la presenza di una corrente d’aria più fresca proveniente dal nord del continente (che, nelle giornate di oggi e domani, interesserà anche le regioni settentrionali del nostro Paese portando brevi rovesci).

A pagare il prezzo più alto di queste temperature senza precedenti è la Spagna, colpita da un’ondata di calore che ha fatto registrare temperature superiori ai 45°C, alimentando numerosi incendi e provocando anche vittime nella popolazione.

Il primo ministro spagnolo Pedro Sanches, in una conferenza stampa tenuta la scorsa settimana, ha lanciato l’allarme: sono ormai centinaia le persone morte in conseguenza del troppo caldo e degli incendi – e probabilmente i numeri ufficiali non rendono giustizia alla realtà dei fatti. Il premier ha concluso invitando la popolazione a stare molto attenta alla propria incolumità perché “l’emergenza climatica è ormai una realtà”.

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Sulla questione si è espresso anche il direttore regionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Hans Henri Kluge, che ha definito l’ondata di calore che sta investendo l’Europa come spaventosa e apocalittica sulla scia dei titoli delle principali testate giornalistiche europee.

Il cambiamento climatico non è nuovo – afferma Kluge. – Le sue conseguenze, tuttavia, stanno crescendo stagione dopo stagione, anno dopo anno, con esiti disastrosi. Il calore uccide. Negli ultimi decenni, centinaia di migliaia di persone sono morte a causa del caldo estremo durante lunghe ondate di caldo, spesso con incendi simultanei. 

Le stime diffuse dall’OMS parlano di più di 1.700 decessi a seguito dell’ondata di calore degli scorsi giorni, solo in Spagna e Portogallo. L’esposizione al calore estremo spesso esacerba le condizioni di salute preesistenti. Il colpo di calore e altre gravi forme di ipertermia (temperatura corporea anormalmente alta) causano sofferenza e morte prematura. Sono soprattutto anziani e bambini piccoli a essere esposti al rischio.

Il vademecum dell’OMS per difendersi dal caldo

L’OMS ha fornito una guida per i cittadini e per il personale sanitario con consigli pratici per sopravvivere alle ondate di calore. Ecco alcuni consigli per salvaguardare se stessi e i propri cari:

  • Stare il più possibile al riparo dal caldo, anche di notte, evitando attività fisiche faticose e assicurandosi che bambini e animali non vengano lasciati nei veicoli parcheggiati.
  • Mantenere il proprio corpo fresco e sufficientemente idratato: a questo scopo, utilizzare indumenti e lenzuola leggeri e larghi, fare docce o bagni freschi, limitale il consumo di alcol, caffeina e bevande zuccherate. Se possibile, trascorrere qualche ora della giornata in un luogo fresco.
  • Rivolgersi immediatamente al proprio medico se si soffre di una condizione cronica o se si assumono più farmaci durante la giornata. Se si avvertono sintomi quali vertigini, debolezza, affaticamento, mal di testa, consultare il proprio medico.
  • Aiutare gli altri controllando la famiglia e gli amici: prestare particolare attenzione a parenti e vicini di casa anziani, soprattutto se vivono soli.

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Fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità

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