“Aprile dolce dormire”, ma è davvero così? Cosa dice la scienza

Aprile è il mese in cui ci si sente stanchi, spossati e assonnati. Ma perché? Cosa accade al nostro organismo e, soprattutto, cosa c’entra il detto “Aprile dolce dormire”? Scopriamolo insieme.

“Aprile dolce dormire”, un detto popolare che invita a considerare questo mese come un periodo di tranquillità e riposo. Ma è davvero così così? Cosa dice la scienza in proposito? Proviamo ad esploriamo le evidenze scientifiche per capire se questo detto trova riscontro in studi e ricerche.

Cambio di stagione e sonno

Con l’arrivo della primavera capita spesso di avvertire stanchezza, sbalzi d’umore, maggiore fame, sonnolenza e difficoltà nel concentrarsi.  Questi disturbi del tutto innocui e, ovviamente, passeggeri sono connessi al cambio di stagione.

La transizione dall’inverno alla primavera può influenzare i nostri ritmi circadiani, ovvero il nostro orologio biologico interno che regola il ciclo sonno-veglia. Un studio pubblicato nel Journal of Clinical Sleep Medicine ha evidenziato come il cambiamento delle stagioni possa alterare la durata e la qualità del sonno, con alcune persone che, al contrario,  esperiscono difficoltà a dormire durante i mesi primaverili, inclusi marzo e aprile, a causa dell’aumento della luce solare serale che può ritardare la produzione di melatonina, l’ormone del sonno. E a tutto ciò si aggiunge anche il passaggio dall’ora solare a quella legale.

L’aumento delle ore di luce durante il giorno in aprile può avere un impatto positivo sul nostro umore e sul nostro benessere generale, ma può anche influenzare i nostri schemi di sonno. La luce solare sopprime la produzione di melatonina, rendendo talvolta più difficile addormentarsi. Tuttavia, esporsi alla luce naturale durante le prime ore della giornata può aiutare a sincronizzare meglio il nostro ritmo circadiano, migliorando così la qualità del sonno notturno, secondo uno studio pubblicato nel “Journal of Sleep Research”.

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Aprile dolce dormire: perché?

Ma quindi perché ad aprile aumenta il desiderio di rimanere sotto le coperte?  Se da un lato, dunque,  “Aprile dolce dormire” evoca l’immagine di un riposo tranquillo e rigenerante, la realtà scientifica suggerisce che questo periodo dell’anno può presentare delle sfide per la qualità del nostro sonno. Dai cambiamenti nei ritmi circadiani causati dalle maggiori ore di luce, alle interferenze delle allergie primaverili, ci sono diversi fattori che possono influenzare negativamente il sonno in aprile.

Aprile, infatti, segna anche l’inizio della stagione delle allergie per molte persone, a causa dell’aumento dei pollini nell’aria. Ricerche hanno dimostrato che le allergie possono gravemente impattare la qualità del sonno. Uno studio del 2018 pubblicato su “Allergy, Asthma & Clinical Immunology” ha trovato che gli individui affetti da allergie stagionali hanno maggiori probabilità di soffrire di interruzioni del sonno e di una qualità del sonno ridotta.

I cambiamenti sopra citati mettono a dura prova il nostro organismo, dal metabolismo all’equilibrio ormonale, fino al ritmo circadiano, per questo occorre pian piano abituarsi alla nuova stagione.

Tuttavia, comprendere questi meccanismi può aiutarci a trovare strategie per migliorare il sonno durante questo periodo. Mantenere una routine regolare di sonno, limitare l’esposizione alla luce blu prima di coricarsi e gestire le allergie stagionali possono essere passi importanti per garantire un riposo notturno di qualità.

In conclusione, sebbene la scienza suggerisca che “Aprile dolce dormire” potrebbe non essere una realtà per tutti, adottando le giuste strategie possiamo cercare di avvicinarci il più possibile a quella dolcezza e quel riposo che l’adagio promette.

Ovviamente, questi lievi disturbi sono innocui ma possono interferire con le attività quotidiane; in questo caso, il consiglio è rivolgersi al proprio medico che potrà prescrivere un integratore se necessario.

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