Demenza a corpi di Lewy: cos’è e sintomi della malattia neurodegenerativa di cui soffriva Monica Vitti

A più di quattro mesi dalla sua scomparsa, scopriamo la malattia di cui soffriva la grande Monica Vitti. Si tratta della “demenza a corpi di Lewy”, la terza forma di demenza più diffusa dopo l’Alzheimer e la demenza vascolare

Non è una malattia rara e, un po’ come l’Alzheimer, è caratterizzata da un deficit cognitivo. Ma dall’Alzheimer (e dalla demenza vascolare), la demenza a corpi di Lewy in realtà si discosta molto. Vediamo cos’è la malattia di cui soffriva Monica Vitti, che ci ha lasciato lo scorso febbraio (ma anche Ken Spears, il papà di Scooby-Doo).

Quel che è certo è che la demenza a corpi di Lewy è una forma di demenza spesso confusa con l’Alzheimer, ma che ha caratteristiche molto diverse. È la terza causa di demenza e, se si considera che i pazienti affetti da demenza in Italia sono 1 milione, e di questi circa 500mila sono Alzheimer, la demenza a corpi di Lewy coinvolge più di 100mila persone.

Mentre l’Alzheimer è un lento e progressivo decadimento cognitivo, la demenza a corpi di Lewy è caratterizzata da deficit di memoria, di orientamento e da confusione molto oscillante. In questa forma di demenza, in pratica, ci sono momenti di confusione e momenti di lucidità.

Cos’è la demenza a corpi di Lewy

Anche detta demenza da corpi di Lewy è una malattia neurodegenerativa dell’encefalo, che porta a un progressivo declino delle facoltà cognitive. Il nome deriva dalla presenza anomale nelle cellule della corteccia cerebrale e della substantia nigra (un’area dell’encefalo tra il mesencefalo e il diencefalo) di aggregati proteici insolubili chiamati proprio corpi di Lewy. Questi sono formati da una proteina, la alfa-sinucleina, e sono gli stessi agglomerati anomali che si riscontrano all’interno dei neuroni delle persone affette da morbo di Parkinson e atrofia multi sistemica.

La demenza a corpi di Lewy costituisce il 10-15% di tutte le forme conosciute di demenza e per diffusione viene subito dopo il morbo di Alzheimer e la demenza vascolare (con circa 25 casi ogni 100). La demenza da corpi di Lewy può colpire con la stessa incidenza sia uomini che donne e, come la maggior parte delle demenze, insorge più frequentemente nelle persone dai 65 anni in su.

I sintomi della demenza a corpi di Lewy

Molto sono i sintomi in comune con l’Alzheimer e anche con quelli del morbo di Parkinson. I principali sintomi sono:

  • perdita di memoria
  • problemi di attenzione e di vigilanza, confusione
  • disturbi del sonno
  • problemi con la percezione tridimensionale e nel quantificare le distanze degli oggetti
  • difficoltà di giudizio, pianificazione e pensiero.
  • allucinazioni visive e uditive
  • problemi motori, rigidità e rallentamento dei movimenti, l’espressione vuota della faccia, sonnolenza, l’andatura curva nella camminata, il passo strascicato, l’equilibrio precario e i tremori degli arti. Sono sintomi tipici del morbo di Parkinson che riguardano circa i 2/3 delle persone affette da demenza da corpi di Lewy
  • problemi di linguaggio
  • problemi di masticazione e deglutizione

Le cause e i fattori di rischio

Anche la demenza a corpi di Lewy insorge, come molte forme di demenza, nel momento in cui i neuroni dell’encefalo muoiono oppure non funzionano a regola d’arte. Sebbene gli studi a riguardo presentino ancor dei punti di domanda, i ricercatori ritengono che, a provocare la morte (o il cattivo funzionamento) delle cellule cerebrali siano i già citati corpi di Lewy formatisi nel citoplasma di quest’ultime.

Quanto ai fattori di rischio, questi sono:

  • l’età avanzata
  • la predisposizione familiare. Gli studiosi hanno infatti individuato mutazioni genetiche specifiche, che, se trasmesse da un genitore a un figlio, aumentano la possibilità di sviluppare la demenza. Ma si tratta di rari casi.

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Fonte: NIA

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