Porta felicità nella tua vita adottando da subito queste 4 abitudini rivoluzionarie

Bastano piccoli cambiamenti nel nostro stile di vita per garantirci una felicità che duri nel tempo e che ci porti una vita piena

Ciascuno di noi ricerca, a proprio modo e con i propri tempi, la felicità. Possiamo anzi affermare che la ricerca della felicità è ciò che muove i nostri passi, che guida le nostre scelte e che, in qualche modo, segna il nostro destino.

Sposare quella persona mi renderà più felice? Trasferirmi in un’altra città migliorerà la qualità della mia vita? Accettare quella proposta di lavoro è davvero la risposta al mio desiderio di felicità? Leggi anche: Sei davvero felice? 4 domande che dovresti porti più spesso per capirlo (e 6 risposte che potrebbero aiutarti)

Questi sono solo alcuni degli interrogativi che ognuno di noi si è trovato ad affrontare, a un certo punto della sua vita, o che si troverà ad affrontare in futuro.

Ma, al di la di quelle che possono essere le decisioni di un momento, esistono anche delle “abitudini della felicità” che, se portate avanti per un lungo periodo, possono aiutarci a vivere una vita più felice e, di conseguenza una vecchiaia più serena.

Noi ne abbiamo individuate quattro – due necessarie al miglioramento del benessere fisico e due che mirano a migliorarci dal punto di vista psicologico: eccoli.

Leggi anche: Il segreto della vera felicità risiede nell’altezza dei nostri obiettivi, secondo uno studio

Sentire il gusto della vita

Che il cibo sia fonte di felicità lo dicono un po’ tutti, ma il nostro consiglio vuole essere un po’ più profondo di così: non ci riferiamo ai cibi golosi, all’alcol o agli eccessi di dolci e grassi.

Stiamo parlando di una dieta sana, ricca di cibi fibre e vitamine, composta da cereali integrali, frutta e verdura fresca, priva di alimenti super grassi e altamente trasformati: questo regime alimentare, che potrebbe sembrare noioso e poco gratificante per il palato, racchiude in realtà il segreto di una vita felice.

Mangiare spesso cibi zuccherati, grassi e processati, oltre a far male alla salute, genera un meccanismo di dipendenza simile a quello scatenato dalla droga o dall’alcol.

Leggi anche: Così dolci e cibi ricchi di zuccheri modificano il tuo cervello, creando dipendenza

Senza quasi rendercene conto, scivoliamo in un circuito dannoso per cui avvertiamo sempre più spesso lo stimolo di mangiare un cibo grasso o ipercalorico, che ci concediamo senza riflettere troppo alimentando così il circolo.

Ma la scarica di dopamina generata da questi cibi dura sempre di meno, sostituita in fretta da una sensazione di tristezza e di malinconia, e noi dobbiamo ricorrere all’assunzione di altri dolciumi o prodotti calorici per sentirci nuovamente appagati.

A poco a poco, non avvertiamo più il gusto del cibo, che diventa solo una valvola di sfogo delle nostre frustrazioni o dello stress accumulato durante la giornata.

Tornare a un’alimentazione sana e genuina, disintossicarsi dal cibo spazzatura e dallo stimolo della fame nervosa, è un processo lungo che richiede tempo ma che ci condurrà a una relazione sempre più serena e felice con ciò che abbiamo nel piatto.

https://www.greenme.it/salute-e-alimentazione/psicologia/cose-sbarazzarsi-felicita/

Allenarsi alla felicità

Anche dello sport parliamo spesso nei nostri articoli, ma in questa carrellata di “consigli per la felicità” vogliamo offrirvi una lettura diversa dell’attività sportiva.

Muoversi fa bene al nostro corpo a tutte le età: allontana il rischio di malattie e morte precoce, ci dona un aspetto fisico tonico, ci rende più energici e capaci di compiere tante attività.

Ma non solo: praticare sport rilascia nel nostro organismo una benefica dose di dopamina di alta qualità e ci fa sentire meglio anche dal punto di vista psicologico – ecco perché, dopo ogni allenamento, ci sentiamo stranamente felici.

A noi la scelta di quale attività introdurre nelle nostre giornate per migliorare il nostro benessere: potrebbe trattarsi di una passeggiata nella natura, di qualche lezione di ballo, di un allenamento in palestra con pesi e macchinari: i benefici sono garantiti.

Rallentare per assaporare

Viviamo le nostre giornate animati dalla fretta, dalla folle smania di svolgere l’infinita serie di compiti scritti sulla nostra to do list. Siamo così proiettati verso il futuro, verso la prossima azione da compiere, che non riusciamo più a goderci il presente, a vivere consapevolmente l’attimo in cui ci troviamo ora.

Questo, ovviamente, pregiudica molto la nostra percezione della felicità. Siamo in vacanza ma pensiamo già a quando dovremo tornare al lavoro, siamo a cena con la famiglia ma la nostra mente è proiettata altrove, non ci godiamo il weekend o la passeggiata perché stiamo già pensando a quello che viene dopo.

Etichettiamo come banali e privi di significato i momenti che viviamo ogni giorno, sempre alla ricerca di qualcosa di straordinario che avverrà in un futuro lontano e che ci garantirà finalmente la felicità che meritiamo.

E se invece la felicità fosse oggi? Se questo piccolo momento che stiamo vivendo adesso potesse trasformarsi in una fonte microscopica di felicità da sommare a mille altre microscopiche fonti?

Il nostro consiglio è di fermarsi un attimo a riflettere e a contemplare la bellezza del momento presente con consapevolezza: la felicità è fatta di momenti semplici, di cose semplici, ed esiste già adesso nella nostra vita – solo che siamo troppo distratti per accorgercene.

Un fiore colorato sbocciato sul bordo del marciapiede, un bambino che ci sorride passando, un tramonto spettacolare che possiamo ammirare dal balcone di casa, un messaggio di affetto ricevuto da un amico: la felicità è ovunque – a noi il compito di imparare a scoprirla ogni giorno.

Leggi anche: Slow life: l’arte di rallentare per vivere meglio

Rispondere per non reagire

Troppo spesso viviamo le nostre giornate “con il pilota automatico”, ovvero in maniera meccanica, sempre uguale: per questo motivo tendiamo a reagire d’impulso e spesso a rispondere in maniera aggressiva e scontrosa a chi ci sta accanto.

Di fronte a un problema o a una difficoltà, invece di reagire d’istinto, fermiamoci un momento a riflettere: questo attimo di pausa prima potrebbe portare a una risposta consapevole, piuttosto che a una reazione inconsapevole e dalle conseguenze spesso nefaste.

Se impariamo a rispondere invece che a reagire, potremo coltivare dei rapporti interpersonali più sani ed equilibrati, e non saremo sempre in balia delle nostre emozioni.

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