Il Comune di Milano prova ad offrire nuove piste ciclabili per le bici, ma il risultato è a dir poco scoraggiante, dando vita a critiche, polemiche ed ironia
Tutti sappiamo come Milano non sia una città per bici, con i numeri di incidenti stradali che coinvolgono le due ruote a pedali in costante crescita. L’amministrazione comunale sta però cercando di mettere un freno a questa problematica, creando nuove piste ciclabili.
Peccato che non sempre le ciambelle escano col buco, anzi in questo caso pare proprio essere stato un buco nell’acqua. Stiamo parlando della ciclabile – non ancora terminata, lo sarà entro fine anno – che collega piazza Tricolore al centro cittadino di piazza San Babila.
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A finire al centro delle critiche e dell’ironia sui social c’è in particolare l’incrocio tra corso Monforte e via Visconti di Modrone dove la segnaletica è a dir poco caotica. Troviamo infatti diverse linee tratteggiate che indentificano corsie di svolta e di marcia che creano una certa complessità per capire dove si debba andare.
Ciò che è più paradossale, oltre all’affollamento di tratteggi, strisce pedonali, corsie rosse, segnali di stop e precedenza, è il fatto che chi arriva da corso Monforte deve svoltare a sinistra per poter proseguire lungo la stessa via. In poche parole bisogna cambiare lato della strada per non finire contromano.
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L’ironia del web si è scatenata
E inevitabilmente il web se ne prende beffa, con quella che viene definita una “segnaletica da incubo”. C’è chi se la ride e scrive: “Passi lei, no passi lei! Passa tu che passo anch’io”. O ancora chi prende ad esempio la celebre canzone Mon Amour di Annalisa per commentare, più o meno amaramente:
Passo io prima che passi lui o passa lei che investe lui o lui che tampona lei?
Della stessa idea gli utenti che ritengono che sia “bella per chi vuole finire in ospedale” e dunque ben poco sicura per gli utenti che invece dovrebbe proteggere. Altri sostengono che si tratti di un nuovo gioco inventato dal Comune, passando dal “siamo pronti per giocare a dama”, al Tetris o “ecco a voi il Gioco dell’Oca”. O ancora alcuni criticano il fatto che la pista ciclabile sia tratteggiata sull’asfalto con la vernice.
Non manca comunque chi è favorevole alla nuova pista ciclabile, seppur con qualche difficoltà di comprensione delle direzioni, ma apprezza la buona volontà per aiutare a spostarsi in bici in città. Non ci resta che attendere se, nel corso dei lavori che si concluderanno con la terza fase con la realizzazione della pista fino a via Conservatorio, la segnaletica verrà migliorata e le critiche appianate.
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