Tracce di glifosato e diossine negli assorbenti (anche di cotone bio), i risultati shock del nuovo test francese

Un nuovo test condotto in Francia su diverse marche di assorbenti, salvaslip e tamponi ha rivelato la presenza di glifosato e diossine in varie marche, incluse quelle realizzate con cotone biologico

L’offerta di prodotti igienici femminili è in costante evoluzione, con opzioni che vanno oltre i tradizionali assorbenti, salvaslip e tamponi. Pensiamo ad esempio alle mutandine riutilizzabili, alle coppette mestruali e agli assorbenti lavabili, che si sono fatti strada sul mercato, rispondendo alle crescenti esigenze dei consumatori interessati a ridurre l’impatto ambientale di ciò che utilizzano.

I prodotti usa e getta rimangono però ancora la prima scelta, anche se i produttori stanno offrendo sempre più opzioni senza cloro, senza profumo, senza allergeni e con loghi ecologici.

Ma davvero queste opzioni più ecologiche e “verdi” garantiscono una migliore composizione e sempre valide prestazioni?

Per rispondere a questa e ad altre domande, 60 Millions de Consommateurs ha condotto un approfondito test comparativo su 24 referenze di assorbenti, salvaslip e tamponi delle principali marche vendute in Francia (Always, JHO, Nana, Nett, Saforelle, Tampax, Vania), nonché delle private label (Auchan, Carrefour, Lidl, ecc.), in collaborazione con l’Agenzia per la Transizione Ecologica (Ademe).

Gli esperti hanno scelto di concentrarsi sulla gamma “Normal/regular”, quella più venduta, e per ogni campione sono stati eseguiti test di assorbimento in posizione seduta e in piedi, test di resistenza delle fibre ed è stata valutata la protezione dall’umidità e dell’efficacia antiodore.

Nel corso dell’analisi sono stati cercati poi allergeni e una serie di contaminanti con potenziale tossicità accertata o sospetta, come pesticidi, ftalati, metalli pesanti e diossine. È stata condotta anche una ricerca di agenti patogeni come batteri e muffe.

I risultati

I risultati sono stati variabili, con punteggi complessivi che vanno da 18/20 a 6,5/20. Ciò concretamente significa che sul mercato c’è un po’ di tutto.

Il test ha rivelato la presenza di contaminanti in diversi prodotti, compresi quelli realizzati con cotone biologico. Tra le sostanze individuate vi sono il glifosato, ftalati, formaldeide e diossine. Questi contaminanti rappresentano un rischio accertato o sospetto di essere cancerogeni, mutageni, tossici per la riproduzione o interferenti endocrini.

Ma come arrivano queste sostanze negli assorbenti? Gli esperti francesi spiegano caso per caso:

  • Condizioni di coltivazione del cotone utilizzato (presenza di pesticidi o loro residui come il glifosato e il suo metabolita Ampa)
  • Processi di produzione (sbiancamento al cloro, suscettibile di generare derivati ​​alogenati, AOX ed EOX)
  • Componenti utilizzati durante la produzione o materie prime (ad esempio ftalati utilizzati per ammorbidire la plastica, triclosan utilizzato come antibatterico e antifungino, formaldeide che può essere presente nella colla)
  • Condizioni di conservazione (diossine, furani)

Se da una parte è vero, come hanno sottolineato anche molte marche coinvolte nel test, che i livelli rilevati di tali sostanze controverse non rappresentano un rischio significativo per la salute, è importante notare che le conoscenze sull’esposizione attraverso le mucose e le soglie di rischio non sono ancora ben definite. Pertanto, i prodotti contenenti anche solo piccole tracce di questi contaminanti sono stati penalizzati nei risultati del test.

Un aspetto interessante (e inquietante) che è emerso dall’indagine è che anche i prodotti con etichette ecologiche come Oeko-Tex, FSC Mixte, Gots/Icea o Nordic Swan Ecolabel contenevano tracce di contaminanti come AOX, diossine o glifosato.

Queste etichette tengono principalmente conto dell’impatto ambientale, ed è chiaro che c’è ancora spazio per migliorare la verifica della presenza di contaminanti nei prodotti per l’igiene femminile, specialmente negli assorbenti, che sono in contatto diretto con le mucose.

In quanto all’efficienza dei prodotti testati, dall’indagine emerge che la categoria “Normal/regular” non è uniforme, e la capacità di assorbimento da sola non riflette completamente le prestazioni complessive del prodotto. La lunghezza, la forma, la posizione delle alette e la struttura dello strato influenzano la protezione e le perdite laterali, rendendo l’efficacia dei diversi prodotti variabile.

Come scrivono gli esperti di 60 Millions de Consommateurs:

In termini di assorbimento, le differenze sono notevoli: da 3,5 ml a 24 ml! Ciò è in parte legato al fatto che, come spiega Procter & Gamble (marchi Always e Tampax), “la misurazione della capacità di assorbimento dei prodotti per l’igiene femminile non è standardizzata a livello di settore” . Sarebbe però più pratico per i consumatori!

I prodotti migliori e peggiori

La classifica in questo caso ci interessa solo in parte, dato che non sono molte le referenze testate che si trovano anche in Italia. Vi segnaliamo però che al primo posto per gli assorbenti vi sono quelli in cotone organico del marchio Always.

Segnalati in rosso, invece, i Carrefour Soft 100% organic cotton.

assorbenti risultati test

@60 Millions de consommateurs

Per quanto riguarda i salvaslip, invece, le due referenze Saugella e Always risultano insufficienti.

salvaslip risultati test

@60 Millions de consommateurs

Infine, tra i tamponi, troviamo con un ottimo punteggio i Siempre (Lidl) i Carrefour Soft e a seguire i Tampax.

tamponi assorbenti test

@60 Millions de consommateurs

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Fonte: 60 Millions de Consommateurs

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