Una nuova indagine de "Il Salvagente" evidenzia la presenza di sostanze pericolose e addirittura vietate in molti deodoranti in commercio

@Canva/123rf
Soprattutto in estate, il deodorante è un prodotto essenziale per la nostra igiene personale. L’offerta presente sul mercato è molto vasta e ricca, ma attenzione: alcuni prodotti nascondono insidie per la nostra salute.
Lo dimostra il nuovo test che gli esperti della rivista Il Salvagente hanno condotto sui deodoranti presenti in commercio – in particolare, su quelli senza alluminio, spesso scelti perché considerati più sicuri per la salute.
Le sorprese non sono mancate: alcuni prodotti contengono sostanze pericolose e controverse come fenossietanolo, possibili interferenti endocrini o allergeni.
Il test
Gli autori dell’indagine hanno selezionato un campione di 42 deodoranti senza alluminio presenti sul mercato italiano. Tutti i prodotti sono stati sottoposti ad analisi laboratoriali per evidenziare l’eventuale presenza di sostanza controverse, come ad esempio:
- fenossietanolo (presente in etichetta come phenoxyethanol): si tratta di un conservante sintetico che può causare danni agli occhi e irritazione respiratoria; la sua presenza nei cosmetici è autorizzata solo in quantità limitate
- benzyl alcohol: usato come profumo e conservante è considerato un allergene nocivo se ingerito o inalato (ma il suo uso in Europa è legale)
- sospetti interferenti endocrini come cyclopentasiloxane, BHT e benzyl salicylate
- sostanze allergizzanti come il linalool.
Come abbiamo detto, purtroppo alcuni deodoranti oggetto dell’indagine contengono sostanze chimiche allergizzanti o pericolose per la nostra salute.
Il peggior deodorante senza alluminio
“Maglia nera” al deodorante Infasil Neutro Extra Delicato Vapo. Oltre a contenere possibili interferenti endocrini (BHT e Benzyl salicylate) e alcune fragranze allergizzanti, questo deodorante contiene una sostanza ormai vietata nell’UE.
Si tratta dei lilial (Buthylfenil Methylpropional), un’aldeide utilizzato per conferire note profumate floreali a prodotti per l’igiene della persona (profumi, shampoo, saponi, creme per il corpo, latti detergenti) e della casa (detersivi).
Nel 2021, l’Unione Europea ha inserito il lilial nell’elenco di quelle considerate “cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione“.
QUI potete leggere il nostro articolo completo in merito all’indagine de Il Salvagente.
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
Ti consigliamo anche:
- Interferenti endocrini nelle salviette per bambini: la lista delle marche “bocciate” dal nuovo test italiano
- Questo filtro solare molto usato in creme e trucchi ora è tra le sostanze chimiche estremamente preoccupanti
- Tinte per capelli: anche quelle “naturali” contengono sostanze controverse. Le marche di tinture migliori e peggiori del test