Deodoranti senza alluminio, questo è il peggiore che puoi acquistare: contiene una sostanza pericolosa e vietata

Una nuova indagine de "Il Salvagente" evidenzia la presenza di sostanze pericolose e addirittura vietate in molti deodoranti in commercio

Soprattutto in estate, il deodorante è un prodotto essenziale per la nostra igiene personale. L’offerta presente sul mercato è molto vasta e ricca, ma attenzione: alcuni prodotti nascondono insidie per la nostra salute.

Lo dimostra il nuovo test che gli esperti della rivista Il Salvagente hanno condotto sui deodoranti presenti in commercio – in particolare, su quelli senza alluminio, spesso scelti perché considerati più sicuri per la salute.

Le sorprese non sono mancate: alcuni prodotti contengono sostanze pericolose e controverse come fenossietanolo, possibili interferenti endocrini o allergeni.

Il test

Gli autori dell’indagine hanno selezionato un campione di 42 deodoranti senza alluminio presenti sul mercato italiano. Tutti i prodotti sono stati sottoposti ad analisi laboratoriali per evidenziare l’eventuale presenza di sostanza controverse, come ad esempio:

  • fenossietanolo (presente in etichetta come phenoxyethanol): si tratta di un conservante sintetico che può causare danni agli occhi e irritazione respiratoria; la sua presenza nei cosmetici è autorizzata solo in quantità limitate
  • benzyl alcohol: usato come profumo e conservante è considerato un allergene nocivo se ingerito o inalato (ma il suo uso in Europa è legale)
  • sospetti interferenti endocrini come cyclopentasiloxane, BHT e benzyl salicylate
  • sostanze allergizzanti come il linalool.

Come abbiamo detto, purtroppo alcuni deodoranti oggetto dell’indagine contengono sostanze chimiche allergizzanti o pericolose per la nostra salute.

Il peggior deodorante senza alluminio

“Maglia nera” al deodorante Infasil Neutro Extra Delicato Vapo. Oltre a contenere possibili interferenti endocrini (BHT e Benzyl salicylate) e alcune fragranze allergizzanti, questo deodorante contiene una sostanza ormai vietata nell’UE.

Si tratta dei lilial (Buthylfenil Methylpropional), un’aldeide utilizzato per conferire note profumate floreali a prodotti per l’igiene della persona (profumi, shampoo, saponi, creme per il corpo, latti detergenti) e della casa (detersivi).

Nel 2021, l’Unione Europea ha inserito il lilial nell’elenco di quelle considerate “cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione“.

QUI potete leggere il nostro articolo completo in merito all’indagine de Il Salvagente.

Seguici su Telegram Instagram | Facebook TikTok Youtube

Ti consigliamo anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook