La Smemoranda è salva: l’iconico marchio di diari scolastici ha un nuovo editore

Dopo che la prima asta era andata deserta, gli imprenditori Lucio Santoro e Valerio Benini se ne sono presi carico: avremo l’edizione 2024-2025 di Smemoranda

La leggendaria Smemoranda poteva diventare solamente un ricordo dopo che un’asta del Tribunale, che era seguita al fallimento della Gut – la società editoriale dei tre direttori Nico Colonna, Gino & Michele – era andata deserta.

Fortunatamente però è stata salvata da due imprenditori. Lucio Santoro, imprenditore pugliese con sede a Londra e proprietario di Santoro Ltd noto per la produzione di articoli scolastici come diari e gadget marchiati Gorjuss, ha acquisito la licenza insieme a Valerio Benini, ex produttore di articoli scolastici che ha già lavorato in passato con il marchio Smemoranda.

La mossa di Santoro e Benini ha evitato alla Smemoranda la sparizione imminente e ha assicurato la continuità dell’agenda iconica. La licenza acquisita consentirà loro di partecipare con una prelazione alla prossima asta che si terrà nei prossimi mesi.

Saranno mantenuti intatti gli elementi distintivi della “Smemo”

Santoro e Benini hanno l’intenzione di preservare l’essenza e il successo della mitica agenda, assicurando almeno l’edizione del 2024-2025, che sarà chiamata Smemoranda 25. Insieme vogliono rilanciare un’esperienza editoriale unica nel suo genere.

La Smemoranda è famosa per essere molto più di un semplice diario: è un’icona culturale che ha segnato l’adolescenza di molte generazioni. Santoro e Benini intendono mantenere intatti gli elementi distintivi che hanno contribuito al successo della Smemoranda.

Ci saranno infatti i valori e i contenuti che l’hanno resa un “fenomeno culturale”: vignette, testi originali, satira e impegno civile. Non è ancora chiaro se Nico Colonna avrà un ruolo nella nuova Smemoranda, mentre è confermata la linea editoriale “interista e antifascista” che da sempre la caratterizza. Tra i collaboratori storici ci sono nomi importanti tra cui Altan, Fellini e Benigni.

La notizia del salvataggio della Smemoranda è accolta con gioia dagli amanti di questa iconica agenda, che ora possono guardare al futuro con la speranza di vedere ancora tante edizioni della loro amata “Smemo”, un vero e proprio pezzo di storia della cultura scolastica (e non) italiana.

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