Greta Thunberg multata per aver disobbedito alla polizia durante le proteste per il clima

Accusata di non aver obbedito agli ordini degli agenti durante una manifestazione per il clima a Malmö, in Svezia, Greta Thunberg in aula ammette i fatti ma nega siano un crimine. “Le mie azioni per il clima sono giustificabili”

Multata in Svezia per aver disobbedito alla polizia, così Greta Thunberg è stata multata nelle scorse ore in tribunale a Malmö per aver disobbedito alla polizia durante il blocco di metà giugno del porto della città della Svezia meridionale.

Per il suo primo processo, dunque, l’attivista svedese per il clima è sfuggita a una pena detentiva che le era stata paventata per essersi rifiutata di “obbedire” alle forze dell’ordine durante un’azione di blocco a metà giugno. Niente carcere, quindi, ma il giudice le infligge “solo” una sanzione pecuniaria: una multa di 2.500 corone svedesi circa 216 euro.

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Il 19 giugno scorso, Greta Thunberg e altri attivisti avevano bloccato l’accesso al porto di questa città nel sud della Svezia per protestare contro l’uso di combustibili fossili e si era rifiutata di obbedire agli ordini della polizia.

È vero che quel giorno ero in questo posto e che ho ricevuto un ordine che non ho ascoltato, ma vorrei negare qualsiasi reato, ha dichiarato in tribunale, spiegando di aver agito “per necessità” di fronte all’emergenza climatica.

Lei e tutti i dimostranti si erano radunati per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’inquinamento da fonti di energia non rinnovabili e avevano bloccato le vie di accesso e uscita dei camion di petrolio al porto della città svedese.

Ecco il reato di cui si era macchiata. Gravissimo, eh? E le sanzioni a chi inquina? A quando?

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Fonte: CNN

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