Cosa potrebbe accadere alla coraggiosa campionessa di scacchi iraniana senza velo ai Campionati del Mondo

Ha partecipato ai Campionati del Mondo di scacchi ad Almaty, in Kazakistan, sfidando apertamente il regime senza hijab e gareggiando a volto scoperto

Un orecchino che pende e un sorriso un po’ canzonatorio di chi ha tanto da raccontarci. Lei è Sara Khadim al-Sharia, la 25enne giocatrice di scacchi iraniana che ha partecipato ai Campionati del Mondo in Kazakistan senza indossare il velo obbligatorio.

Ha giocato così, maglioncino scuro e capelli sciolti. Esattamente così. E lo ha fatto anche per loro, per Masha Amini, per Hadis Najafi e per tutte le altre vittime di quel folle regime.

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Di fatto, nonostante la violenta e sanguinaria repressione del governo di Teheran, personaggi dello sport e dell’arte continuano a protestare contro il velo e non solo. Sara Khadim al-Sharia non si è tirata indietro, prima giocatrice di scacchi iraniana che, oltre a guadagnarsi il grado di gran maestra femminile, ha vinto anche il titolo di maestra internazionale di scacchi all’84mo Congresso mondiale di scacchi all’età di 18 anni.

Prima di lei, anche l’atleta dell’arrampicata sportiva Elnaz Rekabi aveva gareggiato senza velo in una competizione internazionale, ma al suo rientro in patria, la casa di famiglia era stata rasa al suolo. Secondo IranWire, l’abitazione era stata demolita da funzionari governativi. Le immagini diffuse mostravano l’abitazione distrutta e le medaglie gettate per terra.

Ne avevamo parlato qui: Demolita la casa di famiglia di Elnaz Rekabi, l’arrampicatrice iraniana che ha gareggiato senza velo islamico

La foto che ritrae la giovane e sorridente scacchista è stata pubblicata su Twitter dalla giornalista Elham Yazdiha di Iran International.

Forza, “zan, zendegi, azadi” (“donna, vita, libertà”).

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Fonte: Elham Yazdiha Twitter

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