Addio a Imelda Starnini, diplomata a 90 anni e diventata maestra per un giorno (coronando il suo sogno)

Aveva ispirato tutti noi Imelda Starnini, con la sua tenacia di inseguire i propri desideri. Prima aveva conseguito la maturità e poi era diventata simbolicamente maestra per un giorno. Ora ci ha lasciato, a quasi 91 anni

Imelda Starnini è scomparsa alla soglia dei 91 anni, lasciando dietro di sé una storia di determinazione e realizzazione personale. La scorsa estate, Imelda aveva raggiunto un traguardo straordinario nonostante l’età: si era diplomata al liceo di scienze umane.

Ma non si era fermata qui perché era riuscita a coronare il suo sogno di diventare, anche se solo simbolicamente, maestra di una scuola primaria per un giorno. Il Sindaco di Città di Castello l’aveva infatti invitata ad inaugurare l’anno scolastico e lei, per qualche ora, era riuscita a sedersi raggiante in una cattedra come tanto aveva bramato da giovane.

Un simbolo a cui aspirare per tutti noi

Nata a Selci il 3 febbraio 1933, Imelda, residente a Città di Castello con la sua famiglia, era diventata un simbolo di tenacia e perseveranza. La sua storia ha catturato l’attenzione nazionale quando aveva deciso di prendere la maturità a ben 90 anni.

La triste notizia della sua scomparsa è stata annunciata dai figli Luca e Sara Mercatelli che hanno condiviso la notizia sui social con un toccante messaggio:

La mamma è volata in cielo, grazie di tutto.

Il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi, e il collega di San Giustino, Paolo Fratini, insieme alle rispettive giunte comunali e al dirigente scolastico dell’Istituto San Francesco di Sales, Simone Polchi, hanno espresso le più sincere condoglianze alla famiglia.

Hanno definito Imelda “una grande donna, di grandi valori ed esempi per le giovani generazioni”. Anche noi ci teniamo a salutare la “maestra per un giorno”, i cui funerali si sono tenuti mercoledì 20 dicembre. Con la sua storia unica, Imelda ha lasciato a tutti un ricordo indelebile, un esempio di come si debba sempre inseguire i propri sogni, a prescindere da quel numero banale chiamato “età”.

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Fonte: Comune di Città di Castello

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