Creme solari: questi 2 prodotti sono da evitare perché non proteggono bene, secondo Altroconsumo

Il test di Altroconsumo condotto su 32 creme solari (SPF 30 o 50) ha "bocciato" sostanzialmente solo 2 prodotti, considerati di scarsa qualità in quanto non proteggono al meglio dai raggi solari dannosi

Avete già acquistato la crema solare da portare con voi in spiaggia? Se ancora dovete scegliere tra le tante proposte sul mercato, può aiutarvi il nuovo test di Altroconsumo che ha analizzato due tipologie di creme solari tra le più utilizzate, quelle con SPF30 e SPF50.

Per entrambe le opzioni è stata stilata una classifica che ha premiato alcuni prodotti considerati efficaci ma anche con un impatto ambientale accettabile e senza ingredienti particolarmente critici nella loro composizione.

Potete leggere le classifiche complete dei test sulle creme solari nei seguenti articoli:

L’indagine ha “bocciato” 2 prodotti che risultano di qualità bassa e vengono quindi sconsigliati dagli esperti della rivista, in particolare perché non proteggono come dovrebbero (e promettono).

Il parametro più importante del test era proprio valutare l’efficacia reale delle creme contro i raggi solari dannosi, rispetto a quando riportato in etichetta. Come spiega Altroconsumo:

Il test, effettuato in un laboratorio specializzato secondo metodi ISO riconosciuti a livello internazionale, ha verificato sia la protezione contro gli UVB, i raggi responsabili di eventuali scottature ed eritemi, sia quella contro gli UVA, responsabili dei danni alla pelle a lungo termine e del foto invecchiamento. Affinché un prodotto possa definirsi “solare” deve garantire infatti una protezione sufficiente dai raggi UVA, pari ad almeno un terzo dell’Spf indicato, ovvero la capacità del prodotto di filtrare i raggi UVB. Sulla confezione della crema solare la protezione da essi è indicata dal bollino cerchiato con la scritta UVA.

Le creme solari peggiori secondo Altroconsumo

Come già dicevamo, sono due le creme considerate inefficaci contro i raggi UVA e/o UVB, si tratta di:

  • Omia Spf 50 + per bambini, che non risulta abbastanza efficace nella protezione contro gli UVA (ma lo è invece contro gli UVB)
  • Clinique Spf 30, che il test mostra non garantire la protezione dichiarata né contro gli UVA, né contro gli UVB

Altroconsumo ha fatto sapere anche che provvederà a segnalare alle autorità competenti le non conformità di questi prodotti.

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Fonte: Altroconsumo

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