A Roma la Terra dei Fuochi è nel parco di Centocelle: tonnellate di rifiuti seppellite sottoterra

L'associazione Codici ha presentato un esposto in procura perché si faccia finalmente chiarezza sulla discarica abusiva nel parco di Centocelle

L’associazione Codici ha presentato un esposto in Procura perché si faccia finalmente chiarezza sulla discarica abusiva nel parco di Centocelle.

Da almeno dieci anni infatti, nel parco di Centocelle a Roma giacciono tonnellate di rifiuti, coperti da teli di plastica azzurri e terra e nascosti dalla vegetazione.

Era il gennaio 2010 quando la giunta comunale diede inizio allo sgombero del campo rom Casilino 900, uno tra i più grandi d’Europa. Che fine hanno fatto le auto, le baracche, le lastre di pericoloso eternit e gli altri rifiuti?

Si trovano seppelliti a circa quattro-cinque metri sotto la superficie del terreno, coprendo un’area di 120 ettari sottoposti a vincoli archeologici e paesaggistici trasformata in un’enorme discarica.

È la Terra dei fuochi romana, una bomba ecologica di cui sono tutti a conoscenza, ma per la quale nessuno ha fatto e fa nulla.

A riportare alla ribalta la situazione sono i video esclusivi e la testimonianza di un cittadino mandati in onda questa mattina in un servizio di Buongiorno Regione Lazio, a seguito dei quali l’associazione romana Codici ha presentato l’esposto alla Procura di Roma.

“Siamo rimasti sgomenti di fronte alle immagini inedite trasmesse dalla TGR Lazio, un servizio che ripercorre quello che è un autentico scandalo.
Nel gennaio 2010 la giunta Alemanno diede inizio allo sgombero del campo rom Casilino 900, tra i più grandi d’Europa, ma invece di una bonifica accurata, i rifiuti sono stati interrati dalle ruspe in una valle. A 3-4 metri di profondità, coperte da teli azzurri, ci sono tonnellate di rifiuti pericolosi”, ha commentato Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici.

“Parliamo di un’area di 120 ettari, una zona ad alta densità demografica, sottoposta a vincoli archeologici e paesaggistici. Siamo di fronte ad un’autentica bomba ecologica nel secondo sito archeologico di Roma dopo quello dei Fori Imperiali, dove sono presenti anche 20 autodemolitori irregolari, con tutti i rischi che ne conseguono per l’ambiente e la salute. Tutto questo non è tollerabile, è indecente”, prosegue il Segretario.

Giacomelli ricorda poi uno sgombero precedente, avvenuto alla fine degli anni ’90, e l’incidente avvenuto tre anni fa, quando un fumo nero si levò dalla discarica abusiva di Centocelle:

“Alla fine degli anni ’90 ci fu un altro sgombero, quello del campo rom Casilino 700 e c’è il timore che anche quel materiale si trovi ora nel sottosuolo.
Al riguardo c’è un episodio inquietante, che risale al gennaio 2017, quando da un canalone si levarono dei fumi tossici, dovuti ai roghi innescati per reazione chimica dai rifiuti stratificati sottoterra. La giunta Raggi rassicurò i cittadini con un’ordinanza di bonifica da eseguire entro 30 giorni, ma poi non successe nulla”.

È infatti noto da allora che il terreno del parco di Centocelle è inquinato da arsenico, tallio e piombo.

“Alla luce delle denunce dei cittadini e della preziosa inchiesta della TGR Lazio abbiamo deciso di presentare un esposto in Procura con cui chiediamo alla magistratura di intervenire per fare chiarezza. Ne va della salute di migliaia di romani, che hanno subito fin troppo”, ha concluso Giacomelli.

Fonti di riferimento: TGR Lazio/Associazione Codici

Foto di repertorio

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