Lavastoviglie: i 10 errori più comuni da NON fare quando la usi

La lavastoviglie può rivelarsi un ottimo alleato in cucina, ma attenzione a utilizzarla in modo corretto e a non commettere questi errori

La lavastoviglie è un elettrodomestico molto utile, che può contribuire ad alleviare il peso delle faccende domestiche in casa facendoci risparmiare tempo prezioso che possiamo dedicare al lavoro, al tempo libero o ai nostri cari. Inoltre, come vi abbiamo spiegato in questo articolo, ci permette anche di limitare il consumo di acqua corrente – un ottimo modo per contrastare la siccità che da mesi affligge il nostro Paese.

Ci sono tuttavia degli errori che molti di noi commettono quando utilizzano questo elettrodomestico e che possono finire con il danneggiare le stoviglie durante il lavaggio, oppure che ci costringono a sprecare più acqua con prestazioni di lavaggio poco efficaci. Ecco dieci consigli per un uso della lavastoviglie corretto e attento all’ambiente.

Non usare la modalità ECO

Gli elettrodomestici di nuova generazione sono dotati di un programma ecologico, che limita il dispendio di acqua ed energia elettrica durante il lavaggio, eppure molte persone sono restie a utilizzarlo poiché ritengono che con questo metodo i piatti non siano sufficientemente puliti.

Al contrario, anche se sfrutta l’acqua fredda (per risparmiare energia elettrica) il programma ecologico è efficace quanto un programma normale – se non di più. Impostiamolo quindi come metodo di lavaggio sempre e, se abbiamo una pentola particolarmente sporca che temiamo non possa pulirsi durante il lavaggio, laviamola velocemente a mano.

Usare il detersivo sbagliato

I detersivi per piatti convenzionali contengono spesso sostanze molto inquinanti per l’acqua e l’ambiente. Ma non solo: quelli in forma di pastiglie, solitamente usati per le lavastoviglie, inquinano doppiamente perché fono fonte di una maggiore quantità di rifiuti rispetto al detersivo liquido o in polvere.

Consigliamo, innanzitutto, di scegliere detersivi per lavastoviglie ecologici e poco inquinante, e poi di utilizzare i detersivi in polvere, più facili da dosare rispetto alle compresse e meno inquinanti grazie alla ridotta quantità di imballaggi.

Caricare la lavastoviglie in modo sbagliato

Sistemare in modo corretto piatti, stoviglie e posate nel carrello della lavastoviglie ci permetterà di ottimizzare lo spazio all’interno dell’elettrodomestico e, quindi, lavare più oggetti con un unico lavaggio. Iniziamo posizionando pentole e stoviglie più grandi, e riempiamo poi gli spazi rimasti vuoti con stoviglie più piccole. Attenzione anche alle posate: disponiamole nell’apposito cestello con il manico verso il basso in modo da garantire una corretta pulizia.

Infine prestiamo caso al movimento dei bracci irroratori che ruotano all’interno dell’elettrodomestico: impedirlo non permetterà all’acqua di raggiungere tutte le stoviglie e garantire una corretta pulizia. Se notiamo una posata che sporge troppo in alto, quindi, sistemiamola in modo che non ostacoli il movimento dei bracci prima di far partire il ciclo di lavaggio.

Leggi anche: Lavastoviglie: sai davvero come caricarla correttamente? Studio spiega gli errori da non fare quando posizioni piatti e bicchieri

Non usarla a pieno carico

Potrebbe sembrare una nota superflua, ma è sempre bene ribadirlo: la lavastoviglie, come ogni altro elettrodomestico (lavatrice, asciugatrice), va utilizzata solo a pieno carico per ridurre al minimo lo spreco di risorse idriche ed energetiche.

Se abbiamo pochi piatti da lavare o abbiamo bisogno di quella specifica pentola che è ancora sporca, impieghiamo cinque minuti a lavare le stoviglie a mano – l’ambiente ci ringrazierà, e anche il nostro portafogli.

Non usare il sale

L’acqua è molto calcarea, e il calcare con il tempo finisce per danneggiare i tubi e i meccanismi della lavastoviglie, che consuma così anche più energia elettrica per funzionare. Inoltre, il calcare lascia macchie biancastre sui piatti e sui bicchieri – un inconveniente molto sgradevole.

Per evitare tutto questo, ricordiamoci di aggiungere un po’ di sale ad ogni lavaggio per “ammorbidire” l’acqua all’interno della lavastoviglie. Esistono sali specifici per questo elettrodomestico, ma non è necessario acquistarli – basta anche del semplice sale da cucina.

Leggi anche: Bucato: ecco perché dovresti aggiungere un po’ di sale grosso a ogni tuo lavaggio in lavatrice

Posizionare la lavastoviglie vicino al frigorifero

Un altro errore che si tende a fare spesso quanto si parla della lavastoviglie riguarda il posizionamento dell’elettrodomestico in cucina. La lavastoviglie, come il forno o l’asciugatrice, è un elettrodomestico che emette calore. Pertanto, sistemarlo accanto a un elettrodomestico che genera freddo, come il frigorifero o il freezer, costringerà entrambe le macchine a lavorare sotto sforzo e a consumare più energia.

Lavare le stoviglie in bambù

Piatti e stoviglie in bambù, come anche quelli realizzati in melamina e destinati ai più piccoli, non dovrebbero mai essere lavati in lavastoviglie. La forza dei getti d’acqua e le temperature elevate all’interno dell’elettrodomestico favoriscono infatti i processi di decomposizione di questi materiali e il rilascio nell’acqua di pericolose microplastiche.

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Sciacquare i piatti prima del lavaggio

Le prestazioni di pulizia delle lavastoviglie e dei detersivi odierni sono ora così elevate che il pre-risciacquo di solito appartiene al passato. Certo, non stiamo demonizzando la pratica di lasciare in ammollo i residui di sugo bruciacchiato sul fondo della pentola (magari con un po’ di bicarbonato sciolto nell’acqua).

Ma per tutto il resto – dal purè di patate alle bucce di pomodoro, dai contorni al gelato – basta gettare i residui nella pattumiera dell’organico con l’aiuto di una forchetta o di un fazzolettino. Prelavare i piatti prima di lavarli in lavastoviglie rappresenta un inutile spreco di acqua che possiamo tranquillamente evitare.

Lavare le stoviglie sbagliate

Ci sono accessori e utensili da cucina che non sono adatti al lavaggio in lavastoviglie, perché potrebbero uscirne danneggiati. Ecco una lista di cose da non mettere mai nel carrello dell’elettrodomestico:

  • Utensili in alluminio come spremi-aglio, schiaccia-patate o caffettiera
  • Misurini e bicchieri con tacche dosatrici impresse a stampa: i lavaggi in lavastoviglie finiscono con il cancellare la stampa con il tempo; stesso discorso vale anche per tazze o piatti che presentano un disegno stampato sulla superficie
  • Barattoli e vasi con le etichette: c’è il rischio che l’etichetta si stacchi durante il processo di lavaggio, si impigli in un altro utensile da cucina o si impigli nel filtro della lavastoviglie
  • Oggetti in rame, ottone e stagno
  • Oggetti incollati o riparati
  • Mestoli e taglieri in legno: il legno si gonfia in acqua e si scheggia più rapidamente dopo l’asciugatura
  • Bicchieri di cristallo
  • Bottiglie: l’apertura troppo stretta impedisce un lavaggio efficace.

In ogni caso consigliamo di controllare la presenza dell’apposito simbolo che indica che l’oggetto è lavabile in lavastoviglie.

Usare la lavastoviglie per sciacquare contenitori da buttare

Sappiamo che, prima di gettare un vasetto di yogurt o un altro contenitore in plastica monouso, dobbiamo sciacquarlo e rimuovere i residui di cibo. Questa, tuttavia, non è un’operazione che può essere compiuta con la lavastoviglie – basta un cucchiaino per svuotare il vasetto ed eliminare grossolanamente i residui di cibo prima di gettarlo.

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