Norvegese delle Foreste: tutto quello che devi sapere prima di adottare il gatto dei Vichinghi

Che carattere ha il gatto Norvegese delle Foreste? Quanto è grande il gatto norvegese? Come riconoscerlo e come prendersi cura di un gatto così? Tutto sul Norvegese delle Foreste, il Norsk Skogkatt citato anche nella mitologia nordica

Il Norvegese delle Foreste è un gatto dallo sguardo magnetico e dall’aspetto iconico, imponente ma aggraziato e con i tratti tipici della Scandinavia. Il felino è amatissimo nel mondo e in Europa, dove è conosciuto anche con gli altri nomi di “gatto norvegese” o “gatto delle foreste norvegesi”.

È un animale domestico straordinario con un temperamento mite e gentile. Proprio come il Maine Coon, anche il Norvegese delle Foreste è considerato dalle famiglie un “gigante buono” per via della sua natura pacifica al di là della taglia.

Ma come si riconosce un vero Norvegese delle Foreste? Che carattere ha questo gatto? Quanto può crescere e come prendersene cura correttamente? Conosciamo più a fondo questa razza scandinava dalla bellezza autentica.

Dove vive il gatto norvegese?

Il gatto norvegese è un felino originario della Norvegia ed è diffuso in tutto il Paese come anche all’estero. La nascita di questa razza è inevitabilmente legata alla Norvegia e tramandata da storie popolari e racconti mitici.

Le leggende che aleggiano sul gatto norvegese sono davvero tante. Si dice, ad esempio, che furono i Vichinghi ad aver diffuso la razza portando con sé esemplari di norvegese durante le loro esplorazioni.

In Norvegia questo gatto era paragonato a una lince selvatica al punto che lo si riteneva un tipo di lince. I primi cenni storici verificati risalgono solamente agli anni ’30 del Novecento, quando nacque un movimento per valorizzare e preservare la razza, il Norsk Skogkatt, considerata un simbolo nazionale della Norvegia.

Il movimento venne interrotto dallo scoppio della Seconda guerra mondiale e riprese solamente negli anni ’70, quando però vi erano in giro pochissimi esemplari di Norvegese delle Foreste rimasti.

Nel 1975 un gruppo di allevatori avviò allora un programma di allevamento, il Norsk Skogkattring, per salvare la razza dall’estinzione. Due anni dopo la razza venne riconosciuta ufficialmente dai registri felini internazionali.

Come capire se è un gatto norvegese?

Per capire se un gatto è veramente un gatto norvegese, l’animale deve presentare alcune caratteristiche specifiche. Queste vengono elencate nello standard della razza, nel quale si descrive un esemplare tipo di Norvegese delle Foreste.

Il gatto norvegese ha un corpo robusto, muscoloso e dall’ossatura pesante. La sua testa è triangolare con fronte piatta e mento fermo. Gli occhi sono grandi e a mandorla e possono virare dal colore verde al colore oro. Anche gli occhi blu sono accettati negli esemplari a pelo bianco.

Le orecchie sono larghe alla base, posizionate in alto e terminano con la punta arrotondata. Le zampe sono muscolose e di media lunghezza con le posteriore più lunghe delle anteriori. La coda è della stessa lunghezza del corpo. È ricoperta di pelo, larga alla base e assottigliata in punta.

Il mantello del gatto norvegese è magnifico e ricorda molto la criniera di un leone. Il pelo è molto fitto, semi-lungo e dotato di sottopelo dalla consistenza lanosa. Il mantello è molto particolare perché non ha la stessa lunghezza su tutto il corpo del norvegese.

Sembra “crescere” con il gatto diventando di volta in volta più lungo. Attorno al muso e sulle spalle risulta più corto per poi avvolgere l’animale abbondantemente fino alla coda.

Non sono consentiti accoppiamenti con altre razze, motivo per cui alcune tipologie di mantello (come il siamese) non sono accettate.

Che carattere ha il gatto norvegese?

Il gatto norvegese ha un carattere molto amichevole e orientato alla famiglia. È un gatto accomodante, dolcissimo e bonaccione. Adora giocare, ma anche trascorrere giornate intere a farsi coccolare e a fare amicizia con tutti.

In genere questo gatto va d’accordo con chiunque, benissimo con i bambini, e può convivere serenamente con altri animali se introdotti nel giusto modo. Anche con chi non conosce, il gatto norvegese non mantiene solitamente le distanze.

Il gatto norvegese è inoltre assai tranquillo e silenzioso, ma attenzione a giudicarlo con troppa fretta. Tranquillo non significa affatto sedentario. Il felino, curioso per natura, ha una personalità vivace e sfavillante. Parliamo sempre di un gatto atletico, con molta energia.

Quanto è grande un gatto norvegese?

Un gatto norvegese è un gatto di taglia medio-grande dai muscoli ben sviluppati. L’animale raggiunge al garrese i 40-45 cm di altezza e non sono pochi considerando che l’altezza di un siamese, solo per fare un esempio, è sui 25 cm.

Mettendo a confronto il norvegese con un gatto comune si può notare effettivamente la differenza. Anche chi non ne capisce di gatti si renderà conto di quanto sia grande il norvegese. Il pelo fa sicuramente la sua parte.

Quanto può pesare un gatto norvegese?

Il gatto norvegese è un gatto relativamente pesante. I maschi possono raggiungere un peso di 7-8 kg, mentre per le femmine il peso è inferiore. Le femmine di gatto norvegese sono più minute e pesano in media 4-5 kg.

Quanto cresce un gatto norvegese?

Un gatto norvegese può crescere superando i 5 kg di peso fino ai 3-4 anni. A questa età la fase di sviluppo del felino può dirsi conclusa e l’animale può essere considerato cresciuto a tutti gli effetti. Fino ad allora, il norvegese può sorprendere e continuare a crescere.

Quanti anni vive un gatto norvegese?

Un gatto norvegese vive in media tra i 15 e i 18 anni. La razza è considerata molto sana. Tuttavia, come ogni gatto, anche il gatto norvegese potrebbe soffrire di alcune patologie. Tra le principali i veterinari segnalano:

  • cardiomiopatia ipertrofica
  • displasia dell’anca
  • glicogenosi di tipo IV

Quanto deve mangiare un gatto norvegese?

Il gatto norvegese deve mangiare due volte al giorno da adulto. Se il gatto è ancora un cucciolo, le volte si raddoppiano. Gli appassionati di questa razza consigliano 200 g di crocchette a porzione dai 6 mesi in su.

Le quantità precise, però, devono essere fornite dal veterinario che, dopo aver visitato il gatto norvegese, potrà suggerire un’alimentazione specifica basata sulle esigenze dell’animale e sul suo stato di salute.

Come prendersi cura di un gatto norvegese?

Il gatto norvegese ha bisogno di molta cura partendo proprio dal pelo. Il mantello dell’animale andrebbe spazzolato regolarmente per evitare che diventi opaco o che si formino dei nodi. L’animale andrebbe sottoposto gradualmente alla toelettatura perché questa non deve essere fonte di ansia e disagio.

Oltre al pelo è bene controllare la lunghezza delle unghie e fornire al gatto l’opportunità di limarle naturalmente grazie ai tiragraffi. Il gatto norvegese è piuttosto attivo e va ritagliato del tempo per giocare e socializzare con lui.

Le scatole rappresentano un ottimo passatempo per intrattenere il norvegese quando in casa non c’è nessuno. I gatti le adorano. Meglio comunque non lasciare solo il gatto per troppo tempo, specialmente se non ha avuto ancora modo di inserirsi pienamente in famiglia.

Curiosità sul gatto norvegese

La mitologia germanica, dove per germanico si intendono quei popoli del Nord che parlavano una lingua di comune origine, menziona gatti che corrisponderebbero proprio ai norvegesi. Una delle leggende narra che questo gatto era così forte e massiccio che neanche gli dei riuscivano a sollevarlo. L’impresa fu impossibile persino per il possente Thor, il dio del tuono.

Nell’Edda dell’islandese Snorri Sturluson diversi passi parlano dei gatti che accompagnavano la dea Freya. Due gatti trainavano il suo carro attraverso i mondi, proteggendosi nei viaggi con la loro pelliccia. I felini era un simbolo di buon auspicio.

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