Dopo 20 anni di sfruttamento in un circo e in uno zoo, un’orsa inizia una nuova vita in una riserva dell’Argentina

Un'orsa ha assaporato la libertà in un santuario argentino dopo due decenni di detenzione prima in un circo e poi in uno zoo. Questi sono i suoi primi passi da animale libero sull'erba mentre si dedica a esplorare la sua nuova casa, lontano per sempre da una gabbia

Si chiama Stiffi, è una femmina di orso bruno e finora non ha mai avuto chissà quanta fortuna. Nata in un circo, l’orsa ha passato 7 anni a esibirsi in ridicoli spettacoli fino a quando non è stata abbandonata in una gabbia a Córdoba, dopo che l’uso di animali nei circhi è stato messo al bando in parte dell’Argentina.

Stiffi non serviva più perché non poteva più essere sfruttata e derisa come un fenomeno da baraccone. Recuperata, è finita nell’ex Zoo Yatay di La Rioja, nuovamente in gabbia. Per altri 13 anni non ha conosciuto nulla se non orde di visitatori e macchine fotografiche, detenuta in uno spazio ristretto come attrazione locale.

D’un tratto, però, tutti è cambiato perché grazie all’incessante impegno di organizzazioni animaliste e attivisti il parco zoologico è stato chiuso. La chiusura dello zoo ha rappresentato l’inizio della sua nuova vita, una nuova avventura verso la libertà.

Stiffi è stata seguita da veterinari e associazioni e dopo 20 lunghissimi anni e un viaggio infinito ha raggiunto una riserva della provincia dell’Entre Ríos. Non sono mancati gli ostacoli durante il tragitto. Il trasferimento doveva durare complessivamente 12 ore, 13 sono trascorse in un posto di blocco.

Ma Stiffi ce l’ha fatta e dopo 33 ore è arrivata nella sua nuova casa, il santuario gestito dalla Fundación Tekove Mymba. La libertà è un diritto” ha scritto qualcuno su uno striscione in mostra su un’auto che ha accompagnato Stiffi lontano dalla prigionia. All’orsa quel diritto è stato concesso dopo due decenni.

Tanto tempo, tanta sofferenza, ma un finale diverso che profuma esattamente di libertà.

Non ha prezzo vedere questa magica creatura mentre muove i suoi passi nell’erba, lentamente, meravigliandosi di come sia bello il mondo fuori da uno zoo o da un circo. La sua è una sensazione che dovrebbero conoscere tutti gli animali rinchiusi in cattività che come Stiffi hanno atteso il loro turno.

Questa è ora il suo rifugio, un posto sicuro immerso in ettari di verde dove potersi rotolare, dove poter correre, esplorare l’ambiente circostante e respirare da animale libero. Buona vita Stiffi!

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Fonte: tekovemymba/Instagram

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