Il leone più solo del mondo muove i suoi primissimi passi in Africa dopo 15 anni in uno zoo dell’Armenia

Ruben, il leone più solo e triste del mondo, è arrivato in Africa dopo una vita intera trascorsa nella gabbia di uno zoo armeno. Il re della savana è stato accolto in un santuario per felini sfruttati da zoo e circhi e ora, sentendo i richiami dei suoi simili, è tornato a ruggire

Forse vi ricorderete di Ruben, il leone più triste e solo del mondo. Nato in cattività e rinchiuso in una minuscola gabbia di uno zoo armeno, Ruben ha trascorso tutta la sua esistenza dietro le sbarre e gli ultimi 5 anni senza nessuno attorno dopo che la struttura è stata chiusa. Ora il re della savana è tornato nella sua Africa dove vivrà il resto della sua vita in un santuario.

La storia di Ruben ha fatto il giro del mondo. Nei suoi 15 anni di vita non ha conosciuto null’altro se non la reclusione e quando gli altri esemplari dello zoo sono stati trasferiti altrove, lui è rimasto lì, in completa solitudine, alimentato da chi gli portava del cibo per non farlo morire di stenti.

Ha i denti rotti, problemi neurologici e gli occhi affranti. Quegli occhi l’associazione Animal Defenders International (ADI) non li ha mai dimenticati. L’organizzazione, che gestisce un santuario per tigri e leoni salvati da circhi e zoo in Sudafrica, ha fatto i salti mortali per poter liberare Ruben dalla sua prigionia e accoglierlo nella sua terra.

A febbraio Ruben ha lasciato la sua gabbia per sempre e è stato trasferito in un rifugio sempre in Armenia per essere sottoposto a un periodo di quarantena. Nel mentre il team di Animal Defenders International ha pianificato ogni spostamento, procurandosi tutta la documentazione necessaria per portare il leone in Africa.

Inizialmente si sperava che Ruben potesse essere trasferito già a partire da marzo. Alcune situazioni hanno però fatto slittare di molto la data del trasferimento. A metà agosto dopo un viaggio di oltre 8000 km con tappa in Qatar, Ruben è finalmente giunto in Africa.

https://www.facebook.com/AnimalDefenders/videos/612422887445524

Il viaggio è stato lungo e stressante, ma Ruben ha toccato il suolo africano ed è stato accompagnato da tutto lo staff nel santuario, la sua nuova casa. Per la prima volta dopo anni ha sentito nuovamente il ruggito dei suoi simili e per la prima volta in assoluto ha mosso i suoi passi nel continente.

Tutto il suo modo di comportarsi si è trasformato, il suo viso è più rilassato e ora non ha più paura. La sua determinazione nel camminare è stimolante. Se inciampa o cade, si rialza e va avanti. È a dir poco eroico” ha commentato la presidentessa dell’ADI, Jan Creamer.

Ma non è la sola notizia gioiosa. Oltre ad acquistare sempre più sicurezza, Ruben ha iniziato ora nuovamente a ruggire.

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Fonte: Animal Defenders International/Facebook

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