È morta per emorragia interna Amarena, lentamente dopo un unico colpo fatale. In passato avevano però già sparato all’orsa

Adesso sappiamo come è morta l'orsa Amarena, lentamente, tra indicibili sofferenze per una emorragia interna. A rivelarlo l'esito dell'autopsia condotta sul corpo del plantigrado simbolo dell'Abruzzo. Gli esami hanno mostrato anche la presenza di altri colpi. In passato avevano già sparato all'orsa

Sono arrivati i risultati dell’esame necroscopico condotto dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo sulla carcassa dell’orsa Amarena, uccisa giorni fa nei pressi di San Benedetto dei Marsi, in provincia dell’Aquila. A toglierle la vita un unico colpo di proiettile calibro 12 che le ha trapassato i polmoni.

È morta così l’orsa emblema dell’Abruzzo, lentamente per una emorragia interna mentre cercava di rialzarsi e fuggire via. Lo rivela l’autopsia sul suo corpo, ma non è la sola straziante informazione che gli esperti hanno potuto ottenere dalle analisi. Precedentemente l’orsa Amarena era stata già raggiunta da altri spari, piccoli pallini di caccia secondo quanto riportato dall’ANSA.

Sarebbero stati degli avvertimenti per far allontanare l’orsa confidente per quanto i residenti dei centri abitati che Amarena era solita frequentare la considerassero tutto fuorché pericolosa. Amarena era un’orsa benvoluta, era rispettata ma purtroppo non da tutti.

Se n’è andata così, in agonia, poco distante dai suoi due cuccioli. La notizia della sua morte ha lasciato un vuoto profondo in Abruzzo. Nelle ultime ore il Comune di Villalago ha deciso di conferire all’orsa Amarena la cittadinanza onoraria, un gesto simbolico per non dimenticarla.

Nel mentre la Regione Abruzzo si è detta pronta a costituirsi parte civile.

L’atto violento compiuto nei confronti del plantigrado non ha alcuna giustificazione. Confidiamo nelle indagini che sono state avviate dalle forze dell’ordine e dai vertici del parco, che hanno già individuato il responsabile, affinché la giustizia faccia il suo corso. Sono pronto a costituire la Regione come parte civile contro questo delinquente per tutelare l’immagine e l’onorabilità della nostra gente.” ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

La relazione conclusiva dell’esame necroscopico sarà decisiva per comprovare le responsabilità dell’uomo accusato della morte dell’orsa e la versione fornita ai militari non appena il soggetto è stato identificato. Proseguono intanto incessantemente le operazioni di monitoraggio dei due cuccioli della defunta orsa che dopo una breve separazione sono nuovamente insieme.

Foto articolo di repertorio

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