Continua l’incessante ricerca dei cuccioli di Amarena. Dopo una prima separazione, i due orsetti si sarebbero riuniti

Le ricerche per mettere in sicurezza i due piccoli dell'orsa Amarena non si arrestano, ma secondo gli ultimi aggiornamenti condivisi dal Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise gli orsetti ora sarebbero nuovamente insieme dopo essersi separati. Se da un lato questo lascia ben sperare, dall'altro vi è sempre molta preoccupazione per le loro sorti essendo giovanissimi. Le probabilità di sopravvivenza non sono altissime

Da ormai più di 4 giorni proseguono senza sosta le ricerche dei due cuccioli dell’orsa Amarena, barbaramente uccisa a fucilate nel suo Abruzzo. I piccoli, secondo l’ultimo aggiornamento diffuso dal Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, si sarebbero riuniti dopo essersi brevemente separati.

Nei pressi di San Benedetto dei Marsi dove è stata trovata la carcassa dell’orsa, i due orsetti erano stati avvistati la prima volta. Erano lì, in attesa del ritorno della loro mamma. Da quel momento oltre 100 tra militari dei Carabinieri forestali e operatori guardiaparco hanno scandagliato il territorio per mettere in sicurezza i due plantigradi.

Essendo decisamente troppo piccoli, la loro sopravvivenza è in pericolo. È per questo che il personale specializzato si è adoperato per recuperarli e valutare successivamente la soluzione migliore. Catturarli però non è per nulla facile poiché per questi giovanissimi orsi non si possono utilizzare i metodi tradizionali di cattura quali il laccio di Aldrich, la trappola a tubo o la teleanestesia.

Attualmente i due cuccioli della defunta Amarena sono nuovamente insieme dopo che ognuno aveva preso la sua strada. Secondo l’Ente Parco sarebbero quindi non solo ancora vivi, ma anche ricongiunti dopo le ultime segnalazioni che provenivano da due centri abitati distanti circa 25 km da San Benedetto dei Marsi.

Il fatto che i cuccioli siano così attivi e mobili sul territorio sarebbe un buon segno secondo quanto diffuso dal Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.

A margine degli aggiornamenti sulle operazioni di ricerca, è importante sottolineare che la loro mobilità è un elemento che fa ben sperare sulle condizioni di salute dei cuccioli e sulla loro capacità di sopravvivenza” sostiene il Parco.

I piccoli avrebbero circa 8 mesi e in questa delicatissima fase la presenza della madre è essenziale per insegnare alla prole le conoscenze basilari su come alimentarsi, come cacciare e come difendersi. Senza la madre, qualunque situazione può essere estremamente rischiosa e le probabilità di sopravvivenza non sono altissime.

Gli orsetti sono stati osservati tuttavia mentre si nutrivano nei pressi di un melo, assieme. Le ricerche andranno comunque avanti, di giorno e di notte come è stato fatto finora.

I Guardiaparco, grazie all’utilizzo di visori notturni, sono riusciti ad avvistare a distanza i due orsi mentre si stavano alimentando su una pianta di melo. L’avvistamento è avvenuto in un luogo ancor più interno del Parco rispetto al punto dell’ultimo avvistamento. Le attività di ricerca e monitoraggio continueranno ancora con l’obiettivo di fornire più elementi possibili per valutare le future decisioni” precisa il Pnalm.

Nel frattempo, però, ricordiamo di non avvicinarsi agli orsi e non mettersi personalmente alla ricerca dei piccoli. Sul posto stanno lavorando operatori specializzati che sanno come comportarsi senza stressare ulteriormente gli orsi del territorio.

Chiunque dovesse avvistare i piccoli è pregato unicamente di segnalare il luogo al Servizio di Sorveglianza del Parco al numero 0863/9113241 o mettersi in contatto con i Carabinieri chiamando il 112.

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Fonte: Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise/Facebook

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