“Dona il peluche del tuo ex”: l’iniziativa per rincuorare i cuccioli di scimmia salvati in Amazzonia

L’iniziativa mira a raccogliere giocattoli di peluche per fornire compagnia e senso di sicurezza ai cuccioli di scimmia che hanno perso la madre a causa della caccia per la vendita o il consumo umano

L’Associazione United for Animals (UPA), che si dedica al volontariato a favore degli animali domestici e selvatici in Amazzonia, ha lanciato in occasione di San Valentino l’insolita campagna “Dona il peluche del tuo ex”.

L’obiettivo principale di questa campagna è offrire alle giovani scimmie un sostituto per mitigare l’assenza della madre, essenziale nei primi mesi di vita per il loro sviluppo e la loro sicurezza. Inoltre, secondo gli specialisti che hanno dato vita all’iniziativa, i peluche svolgerebbero un ruolo cruciale nell’evitare che i primati sviluppino un’eccessiva vicinanza all’uomo – un fenomeno noto come imprinting – che potrebbe complicare il loro futuro reinserimento in natura.

L’iniziativa mira a raccogliere peluche usati per fornire compagnia e dare un senso di sicurezza ai cuccioli di scimmia che hanno perso le loro madri a causa della caccia per la vendita o il consumo umano, ma anche di disastri naturali e incendi che distruggono le loro case.

Come partecipare

I giocattoli possono essere inviati ai centri di soccorso di Puerto Maldonado, capoluogo del distretto di Tambopata in Perù e, allo stesso tempo, dell’omonima provincia e del dipartimento di Madre de Dios, in particolare al chilometro 11 della strada di Tambopata, dove la ONG gestisce da oltre 18 anni azioni di protezione e riabilitazione della fauna selvatica.

Le persone interessate a contribuire a questa nobile causa possono contattare l’associazione United for Animals (UPA) attraverso la sua pagina Instagram per ricevere istruzioni su come consegnare le loro donazioni. Sono preferiti peluche di dimensioni medie e piccole in modo che si possano abbracciare e che non abbiano bottoni o similari per evitare incidenti.

Questa campagna riflette il tentativo di contribuire alla conservazione e al benessere degli animali, oltre a sottolineare l’importanza dell’organizzazione nella cura delle specie vulnerabili. Fornendo a queste scimmie una figura di attaccamento non umana, il progetto facilita la transizione dei primati verso una vita autonoma nel loro habitat naturale, sensibilizzando al contempo l’opinione pubblica sulle sfide affrontate da queste specie e sull’urgenza di agire in loro difesa.

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