Maxi incendio nell’azienda del Milanese: dopo la densa colonna di fumo, pericolo rientrato

Il rogo è scoppiato nel pomeriggio di domenica 30 luglio e si è temuto per la possibile tossicità, dato che l’azienda è specializzata in zincatura

Allarme rientrato, fortunatamente, a Senago nell’hinterland a nord di Milano. C’è infatti stata grande paura per l’incendio scoppiato nel pomeriggio di domenica 30 luglio all’interno della Urania Color. Il rogo definito di “dimensioni rilevanti” è scoppiato intorno alle ore 13 nel capannone di via Palmiro Togliatti.

In pochi minuti ha interessato anche l’area delle vasche valganiche dell’azienda specializzata nel settore della zincatura elettrolitica. Sul posto sono intervenuti immediatamente i Vigili del Fuoco con un dispiegamento di ben 14 mezzi, i Carabinieri, la Polizia Locale, la Protezione Civile e l’Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) insieme alle autorità del Comune.

La sindaca Magda Beretta, pur rassicurando della presenza delle Forze dell’Ordine a presidiare e tenere sotto controllo la situazione, aveva inizialmente invitato a “chiudere le finestre per precauzione, nell’attesa di avere un quadro più chiaro” della situazione.

La dinamica dei fatti è al vaglio degli inquirenti

Lungo la via Togliatti è stata interrotta la circolazione dei veicoli, con una densa e alta colonna di fumo che era visibile dai comuni limitrofi di Paderno Dugnano, Bollate e Garbagnate a causa delle fiamme divampate tra i capannoni dell’azienda.

Fiamme che sono state spente intorno alle 15 grazie ad un intenso lavoro dei pompieri. Si sono registrati danni ingenti alla struttura, ma nessun ferito. Rientrato come detto anche l’allarme tossicità, dato che i rilievi hanno escluso la presenza di materiale dannoso per la salute.

Anche le verifiche dei tecnici di Arpa, che sono state effettuate con strumentazione portatile (pid), non hanno rilevato criticità. Le cause di quanto successo sono ancora al vaglio degli inquirenti che dovranno stabilire l’esatta dinamica del rogo. Nel momento dello scoppio dell’incendio, l’azienda era in funzione ma i dipendenti si sono immediatamente allontanati e non sono rimasti intossicati.

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