Calabria devastata non solo dagli incendi, ma anche dagli scarichi illegali: il 58% dei punti campionati è inquinato

Scarichi illegali senza depurazione che fanno confluire in mare le acque reflue: sono drammatici il rapporto di Goletta Verde e le testimonianze dalla Calabria

La Calabria sta attraversando momenti difficili per via degli incendi che stanno imperversando sulla regione. Ma non è la sola emergenza a preoccupare. L’ultimo rapporto di Goletta Verde, la campagna estiva di Legambiente in difesa delle acque e delle coste italiane, è impietoso.

Ha infatti rilevato dati molto preoccupanti riguardo l’inquinamento delle acque lungo le coste della Calabria. Secondo il monitoraggio effettuato tra il 28 giugno e il 17 luglio in 24 punti, il 58% di questi supera i limiti di legge.

I risultati dei campionamenti in Calabria

I campionamenti sono stati condotti in 24 punti delle coste calabresi: 17 in aree critiche come foci di fiumi, canali, scarichi e fiumare e gli altri 7 in mare aperto. In totale ben 14 hanno mostrato livelli di inquinamento superiori ai limiti consentiti.

Tra questi, 13 sono stati classificati come fortemente inquinati e 1 come inquinato. In particolare in provincia di Cosenza sono 7 i punti campionati, di cui uno fortemente inquinato ovvero la foce del torrente Colognati a Marina di Rossano.

Anche nelle altre province calabresi, la situazione non è migliore. Nella provincia di Catanzaro, di tre punti uno è risultato fortemente inquinato presso la foce del Corace a Catanzaro Lido e un altro inquinato tra Montepaone Lido e Soverato, alla foce del fosso Beltrame.

Nella provincia di Crotone 2 punti su 3 sono risultati fortemente inquinati, la foce del fiume Esaro a Crotone e il punto sito alla foce del canale nella spiaggia a destra del Castello di Le Castella.

Sei i punti monitorati nella provincia di Reggio Calabria, di cui 4 fortemente inquinati, la foce del fiume Petrace a Gioia Tauro, la foce del Torrente Sfallasà presso il campo sportivo a Bagnara Calabra, la foce del torrente Annunziata nei pressi del lido comunale di Reggio Calabria, lo sbocco Fiumara Sant’Elia a Montebello Jonico.

La provincia di Vibo Valentia ha presentato la situazione più critica, con tutti e cinque i punti campionati risultati fortemente inquinati: la foce Fiume Angitola a Pizzo, la foce Trainiti a Vibo, la foce del torrente Murria a Briatico, la foce del torrente Ruffa a Ricadi e la foce del canale sulla spiaggia di Coccorino a Marina di Nicotera.

La Guardia Costiera ha proceduto all’ennesimo sequestro di uno scarico abusivo

Una situazione che ci ha confermato una nostra redattrice in vacanza in Calabria che ha documentato nei giorni scorsi l’arrivo di un’onda marrone che avanzava fino a riva a Sellia Marina, in provincia di Catanzaro.

Seppur inizialmente sia stata fatta passare per una fioritura algale, entrando in contatto con la Guardia Costiera è stata ammessa l’esistenza di un grave problema di scarichi fognari che sversano senza depurazione nei fiumi che poi confluiscono nel mare.

Il Tenente di Vascello di Soverato Leo Spina ha precisato come segnalazioni di questo tipo che arrivano alla Guardia Costiera siano purtroppo molto frequenti, con la lotta per scovare gli illeciti e denunciare chi inquina che è continua e costante. La situazione resta critica, nonostante l’intenso lavoro per far rispettare le regole e far pagare chi inquina l’ambiente.

Lo dimostra l’ennesimo sequestro di uno scarico abusivo di reflui fognari nel Comune di Catanzaro, che fa seguito ad un altro avvenuto lo scorso 13 luglio. Le indagini hanno riscontrato che il fiume Castace, nel tratto che attraversa la località Comuneri a Catanzaro, risultava invaso da reflui di colore scuro e maleodoranti.

È stata poi rinvenuta la causa: la presenza di un pozzetto in calcestruzzo – totalmente abusivo e privo di autorizzazione – a cui giungono tutti i reflui relativi alle località Siano, Cava e Santo Janni che sversava il suo contenuto direttamente nel letto del fiume senza che venisse sottoposto ad alcun processo depurativo.

Un vero peccato, dunque, che un mare così bello premiato anche da numerosi riconoscimenti e bandiere blu venga deturpato da simili scempi ambientali, rovinando le vacanze di tanti turisti ed il nostro prezioso mare.

Mare inquinato Calabria

@Guardia Costiera Soverato

Cosa possiamo fare noi? Continuare a segnalare al numero della Guardia Costiera di competenza, documentando anche con video e foto se nel mare ci accorgiamo di acqua dal colore o odore sospetto.

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