Glifosato, la Commissione europea autorizza l’uso del pericoloso erbicida per altri 10 anni

Oggi il voto nel Comitato di Appello della Commissione Europea per le Piante, gli Animali, gli alimenti e i mangimi (SCoPAFF) degli Stati membri sulla proposta della Commissione UE di rinnovare l’autorizzazione del glifosato per altri 10 anni, dopo che nella riunione del 13 ottobre scorso non si era raggiunta una maggioranza qualificata favorevole o contraria. Il Governo italiano ha votato a favore del rinnovo dell’autorizzazione del diserbante, ribaltando il parere espresso nel 2017

La Commissione Europea, “sulla base di valutazioni approfondite (…) [e] in collaborazione con gli Stati membri dell’[Unione Europea (UE)] , procederà a rinnovare l’approvazione del glifosato per un periodo di dieci anni, soggetto ad alcune nuove condizioni e restrizioni”. Così oggi l’esecutivo europeo nella sua scioccante decisione.

Proprio come è accaduto nella prima votazione del 13 ottobre scorso, la maggioranza qualificata necessaria per convalidare o respingere la proposta della Commissione – cioè 15 Stati su 27, che rappresentano almeno il 65% della popolazione europea – non è stata raggiunta.

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Ben 7 Paesi, tra cui l’Italia, la Francia e la Germania, si sono astenuti, mentre solo due giorni fa 13 associazioni e ONG avevano inviato una lettera aperta ai Ministri dell’Ambiente, dell’Agricoltura e della Salute, chiedendo di opporsi al rinnovo dell’autorizzazione per il glifosato nell’Unione Europea. Inoltre, 17 hanno votato a favore e 3 contrari, compreso il Lussemburgo.

Eppure è classificato come “probabile cancerogeno”

Tutti ormai sappiamo che il glifosato, principio attivo di diversi erbicidi come il Roundup della Monsanto, è sì strautilizzato in tutto il mondo ma risulta classificato dal 2015 come “probabile cancerogeno” dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’OMS. E non solo:  è dimostrato che il pesticida sia in grado danneggiare il sistema nervoso, correlato com’è allo sviluppo di malattie neurologiche come l’Alzheimer e il morbo di Parkinson, altera il sistema ormonale e causa danni alle donne in gravidanza.

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