Limoni fioriti in anticipo e api disorientate: il caldo anomalo in inverno manda la natura in tilt 

Le temperature elevate in pieno inverno stanno avendo un impatto devastante sul settore agricolo e non solo: fioriscono in anticipo limoni e peschi, mentre le api si ritrovano disorientate

Le temperature anomale e la conseguente assenza di neve stanno mandando la natura letteralmente in tilt. Basta fare un giro nelle campagne per rendersi conto degli effetti collaterali dei cambiamenti climatici. Con un anticipo di oltre due mesi, in alcune Regioni del Sud – come la Sicilia – stanno già fiorendo i limoni. E si assiste già ai primi segnali di risveglio per alberi da frutto come il pesco e il susino.

A lanciare l’allarme è la Coldiretti. “Il rischio concreto è che  nelle prossime settimane le repentine ondate di gelo notturno brucino fiori e gemme di piante e alberi, con pesanti effetti sui prossimi raccolti futuri.  – commenta la Confederazione dei coltivatori – Si accentua la tendenza al surriscaldamento in Italia dove la classifica degli anni più roventi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine dopo il 2022 il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020.

Il cambiamento climatico è stato accompagnato da una evidente tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi. L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo che hanno già superato nel 2022 i 6 miliardi di euro.

Per l’Italia il 2022 è stato l’anno più caldo dal 1800, secondo quanto confermato dai rilevamenti del Cnr. Tra fine dicembre e i primi di gennaio 2023 i termometri hanno sfiorato i 20 gradi in città meridionali come Palermo. A causa delle ondate di calore – decisamente insolite per questo periodo – le coltivazioni sono ingannate da una finta primavera e stanno reagendo con gemme e fioriture anomale.

A risentirne di questi stravolgimenti pure gli animali, in primis gli insetti impollinatori.

In difficoltà  è anche il mondo animale con casi di api che disorientate dalle alte temperature si risvegliano ed escono dagli alveari con il pericolo concreto di venire decimate dall’arrivo del freddo. – sottolinea la Coldiretti – Il caldo è peraltro accompagnato da una persistente crisi idrica con i grandi laghi che – continua la Coldiretti – hanno percentuali di riempimento che vanno dal 18% di quello di Como al 26% del Maggiore fino al 34% del lago di Garda mentre il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca è sceso a -3 metri e si registra anche lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell`arco alpino ed appenninico.

Nel frattempo sugli Appennini e sull’Etna lo scenario è alquanto inquietante, visto che la neve continua a scarseggiare. Una situazione che sta costringendo diversi impianti sciistici a rimandare la loro apertura.

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Fonte: Coldiretti 

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