Se noti questo mentre cammini, potrebbe essere un segno precoce del Parkinson

Tra i sintomi precoci della comparsa del Parkinson i ricercatori ne hanno evidenziato uno legato al modo di camminare

Tra i sintomi precoci della comparsa del Parkinson i ricercatori ne hanno evidenziato uno legato al modo di oscillare le braccia mentre si cammina

Forte tremore e rallentamento (bradicinesia), ma anche rigidità nell’espressione facciale e un persistente dolore al collo: la malattia di Parkinson si manifesta in mille sfaccettature, ma spesso si dà peso a quei sintomi quando è già in stadio avanzato. C’è un modo, però, per individuare un segno precoce della malattia nei nostri movimenti quotidiani. Ed ha a che fare con il camminare.

Anche nel caso del Parkinson, infatti, la diagnosi precoce è la chiave per gestire al meglio tutto il percorso di terapia. Secondo uno studio della Penn State pubblicato nel 2012 su Gait & Posture, coloro che hanno il Parkinson avrebbero un tasso significativamente più alto di asimmetria nell’oscillazione di un braccio quando camminano, il che significa che un braccio oscilla molto meno rispetto all’altro. E sarebbe questo un dato che consentirebbe una facile ed economica diagnosi precoce.

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Gli scienziati sanno da tempo che le persone affette da Parkinson mostrano una oscillazione ridotta del braccio durante le fasi successive della malattia, ma nessuno aveva trovato un modo semplice per misurarlo – spiega Stephen Piazza, professore associato di chinesiologia e uno degli autori della ricerca. Abbiamo scoperto non solo che le persone con la malattia esibiscono un movimento oscillatorio ridotto mentre camminano, ma tale oscillazione del braccio è anche asimmetrica e questa asimmetria può essere facilmente individuata precocemente nella progressione della malattia.

Cos’è la malattia di Parkinson e sintomi principali

È una malattia degenerativa del sistema nervoso centrale, provocata dalla progressiva morte delle cellule nervose del cervello che producono il neurotrasmettitore dopamina, che controlla i movimenti del corpo. La malattia si manifesta quando la produzione di dopamina nel cervello cala a causa della degenerazione di neuroni. Dal midollo al cervello cominciano a comparire anche accumuli di una proteina chiamata alfa-sinucleina, che spanderebbe la malattia in tutto il cervello. Oltre a tremore e rallentamento (bradicinesia), ci sono altri sintomi evidenti come:

  • perdita del senso dell’olfatto e, in alcuni casi, anche la perdita del gusto
  • disturbi del sonno
  • stitichezza e gas intestinale
  • rigidità nell’espressione facciale, persistente dolore al collo persistente e ridotto movimento delle braccia
  • difficoltà nel pronunciare le parole
  • eccessiva sudorazione
  • cambiamenti di umore e di personalità

Lo studio 

I ricercatori americani hanno attaccato alcuni accelerometri alle braccia di otto pazienti nelle prime fasi della malattia di Parkinson e alle braccia di otto persone equivalenti in età e sesso e non malate. I partecipanti hanno poi dovuto camminare a un passo normale e, tramite i dati dell’accelerazione analizzati tramite un software, gli scienziati hanno scoperto una asimmetria nell’accelerazione significativamente maggiore, una bassa correlazione incrociata tra le braccia e minore sincronizzazione delle braccia nei pazienti del Parkinson nella fase iniziale della malattia.

Secondo i risultati, la minore correlazione incrociata e la sincronizzazione ridotta significherebbero che i movimenti delle braccia sono scarsamente coordinati.

In altre parole, se misuro la posizione del braccio destro, è difficile usare quella misurazione per prevedere la posizione del braccio sinistro”, ha detto. “Si sa che il Parkinson ha un impatto sul movimento delle persone (i neurologi hanno usato questo parametro come base per gli esami clinici per un tempo molto, molto lungo) ma qui stiamo quantificando esattamente, per la prima volta, quanto la malattia non riguardi solo la quantità relativa di movimenti degli arti, ma anche quanto sono coordinati nel tempo, dice Joseph Cusumano, professore di scienza dell’ingegneria e meccanica.

Il metodo del team della Penn State di valutare l’oscillazione del braccio può essere applicato in modo rapido ed economico dai medici di assistenza primaria, prima ancora di procedere alla scansione del cervello.

Misurare l’asimmetria dell’oscillazione e del coordinamento con il nostro metodo può essere il metodo più economico e più efficace per rilevare precocemente il Parkinson, quando è ancora possibile trattare i sintomi della malattia e migliorare la longevità, conclude Piazza.

Naturalmente, i cambiamenti nel movimento del braccio non sono gli unici sintomi del Parkinson. 

Disturbi del cammino

Chi è affetto dalla malattia del Parkinson, ha sì una riduzione del movimento pendolare delle braccia (in genere più accentuato da un lato), ma anche una postura fissa in flessione e un passo decisamente più breve. Può capitare anche che il paziente cominci a strascicare i piedi a terra e ad accelerare il passo per evitare di cadere.

Ma causa di cadute durante il cammino, in alcuni casi, possono essere anche episodi di blocco motorio improvviso (il cosiddetto freezing gait o congelamento della marcia), ossia una impossibilità a iniziare la marcia o a cambiare la direzione. 

Fonti: Gait & Posture / Parkinson.it

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