Acqua santa contaminata: uno studio austriaco mette in guardia dai batteri nelle acquasantiere

L’acqua santa può farci ammalare? L’acqua benedetta contenuta nelle acquasantiere potrebbe fare miracoli, ma anche risultare dannosa, se contaminata da batteri. L’ingente presenza di agenti patogeni nelle acquasantiere può essere fonte di trasmissione di malattie e di infezioni. I contagi tra i fedeli non sarebbero da escludere.

L’acqua santa può farci ammalare? L’acqua benedetta contenuta nelle acquasantiere potrebbe fare miracoli, ma anche risultare dannosa, se contaminata da batteri. L’ingente presenza di agenti patogeni nelle acquasantiere può essere fonte di trasmissione di malattie e di infezioni. I contagi tra i fedeli non sarebbero da escludere.

Le acquasantiere delle chiese, insomma, non sarebbero proprio i luoghi più puliti del mondo. A livello medico, e tralasciando le eventuali proprietà miracolose, l’acqua santa potrebbe risultare più dannosa che benefica. A destare le prime preoccupazioni è uno studio condotto di recente in Austria, presso l’Università di Vienna.

Se ne sono occupati i ricercatori dell’Istituto di Igiene ed Immunologia Applicata della Facoltà di Medicina. I campioni d’acqua sono stati prelevati da diverse sorgenti naturali presenti a Vienna e in Austria. In alcuni di essi sono stati rilevati fino a 62 milioni di batteri per millilitro. Si è parlato così di acqua contaminata, o comunque non sicura da bere.

I risultati più sorprendenti sono però giunti dall’analisi dell’acqua prelevata dalle acquasantiere. L’acqua, in alcune cerimonie religiose, può essere utilizzata per inumidire le labbra dai pazienti. In base ai campioni analizzati è emerso che nell’86% dei casi l’acqua santa risultava infettata da batteri, compreso il temuto E.coli.

Nelle acquasantiere i fedeli immergono le mani, che possono poi essere portate a contatto con gli occhi, la bocca o la pelle. Se l’acqua santa contiene germi e batteri, questo normale comportamento può portare alla diffusione di infezioni e di patologie che possono causare nausea, vomito, febbre e vari stati di malessere.

Secondo quanto rilevato dagli esperti, l’acqua benedetta risulta maggiormente contaminata nelle chiese più frequentate. Forse sarebbero necessari maggiori controlli per tutelare i fedeli. O magari dovremmo semplicemente contare sul buono stato di funzionamento del nostro sistema immunitario. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Journal of Water and Health.

Marta Albè

Fonte foto: abcnews.com

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