Crociera: 5 cose da sapere prima di partire (e perché io non la rifarei)

Crociera: le cose che dovete sapere se partite per la prima crociera.

Ebbene sì, tra i tanti week end mordi e fuggi, quest’estate ci siamo regalati una crociera. Io, mister F. e i 2 lillipuziani abbiamo navigato 7 notti e 8 giorni da est a ovest nel Mediterraneo, forse la tratta presa più di mira dai crocieristi della domenica.
Così finalmente ho testato con le mie manine cosa vuol dire starsene a lungo su un casermone galleggiante, tra marmi in ogni dove, colori sgargianti, ristoranti kitsch(issimi), mosaici in foglia d’oro e scalinate in cristallo Swarovski. Uno sballo anni ’80 che davvero mi mancava.

Risultato? No, la crociera non fa per me. E il motivo è semplice: costa una barca (manco a dirlo) di soldi e alla fine, in pratica, non viaggi. È una vacanza sì, ma non un viaggio come io e mister F. intendiamo. Certo, noi questo già lo sapevamo, ma il gusto di vedere così contenti i due lillipuziani ci ha ripagato di questa scelta.

Ora, tolta di mezzo qualsiasi cosa su una crociera sentiate incessantemente dire (i must sono: SI MANGIA SEMPRE! e OH, MA è MAGINIFICA!), vi dico almeno quelle 4 o 5 cosette che è bene mettiate in conto qualora decidiate di imbarcarvi per una settimana:

Imbarco: nessuno ce l’aveva mai detto, ma il giorno della partenza prima di salire a bordo abbiamo fatto una trafila di due ore. Un vero e proprio check-in che dura un’infinità. L’unico consiglio che posso darvi è di mettervi al pc fino a 48 ore prima dell’imbarco e fare almeno il web check-in, poi, una volta al terminal consegnerete il bagaglio che vi verrà recapitato direttamente in cabina.

– Una crociera non fa per le coppiette che hanno appena sfornato un figlio. Ve lo dico vivamente: se sullo stato di famiglia c’è un bimbetto dai 3 anni in giù, peggio ancora dai 6 mesi a un anno, sbarazzatevi dall’idea di fare una crociera adesso. Un bebè, che tra l’altro manco potrebbe stare sui bordi piscina perché lì sarebbe vietato indossare pannolini, ha bisogno di altro, a partire da una camera/cabina decisamente più spaziosa. E lo dico pure per voi, che, per stare appresso alle esigenze e agli orari dell’infante, della nave vi godete davvero poco. Insomma, a mio avviso, sulla nave ci possono andare bimbetti dai 3 o 4 anni in su, in grado di seguirvi anche nelle escursioni e, perché no, di stare qualche ora al Miniclub (sappiate che comunque il miniclub è previsto anche dall’uno ai tre anni).

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Escursioni, nota dolente. Sì, perché, ragazzi, costano davvero tanto. Non sono incluse nel prezzo della crociera, ovvio, e per una famiglia di 4 persone se ne vanno almeno 150 euro a escursione. È vero, organizzano una varietà di escursioni per tutti i gusti, per cui se sul vostro itinerario c’è qualcosa che non volete assolutamente perdere e volete affidarvi alla organizzazione offerta dalla compagnia di navigazione, vi consiglio di prenotare almeno online. In questo modo risparmiate qualche cosa e, soprattutto, evitate di trovare il tutto esaurito (possibilissimo!) una volta a bordo.

Servizi e mance: la quota di servizio a bordo non è più obbligatoria (parlo però della MSC) ma viene sostituita da una mancia consigliata dalla compagnia (l’importo consigliato è di 9 euro al giorno per gli adulti e di 4,50 per i bambini). Così, sul finire del nostro soggiorno ci siamo trovati nel panico con una fantastica sorpresa di dover pagare tipo 200 euro di servizi. Ma poi ci hanno spiegato che avevamo tutta la facoltà di andare alla reception e farci cancellare l’importo.

Navette da e per i porti. Gli shuttle bus che la compagnia mette a disposizione dai terminal ai centri città e viceversa sono a pagamento e sono un altro bello stillicidio. Pensate che solo a Barcellona la navetta sarebbe costata 14,90 euro (andata e ritorno) per noi adulti e la metà per i bambini. Ebbene, andate oltre e sappiate che ovunque, in ogni porto, trovate un servizio pubblico che vi porterà a poco prezzo in città.

Alla prossima

Germana

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