Questo è l’uovo più antico del mondo: trovato intatto e ancora pieno di liquido, ha oltre 1700 anni

Scoperta straordinaria in Inghilterra: un uovo di 1700 anni con liquido interno ritrovato in un sito archeologico romano a Berryfields, testimoniando una conservazione naturale unica

Nel cuore dell’Inghilterra, sotto strati di terra che raccontano millenni di storia, un team di archeologi ha riportato alla luce un tesoro inaspettato, sfidando le nostre conoscenze sulla conservazione naturale e aprendo una finestra sul passato remoto: un uovo, sopravvissuto quasi intatto attraverso l’abisso del tempo, per oltre 1700 anni. Il suo ritrovamento è avvenuto nel 2019, quando l’ente Oxford Archaeology effettuò gli scavi presso il sito archeologico di epoca romana situato a Berryfields, vicino ad Aylesbury nel Buckinghamshire.

L’uovo, presumibilmente di gallina è stato scoperto insieme ad altre tre uova in una fossa colma d’acqua. Tuttavia, a causa della loro fragilità, solo uno è rimasto intatto dopo le operazioni di recupero, coordinate dal dottor Steve Leech. Gli altri, distruggendosi, hanno rilasciato un forte odore di zolfo, come riportato dagli archeologi. Questo uovo “miracolosamente” conservato è stato successivamente analizzato con tecniche di laboratorio avanzate, rivelando la presenza di liquido al suo interno, risultato dell’unione di tuorlo e albume nel corso dei secoli.

Un reperto unico al mondo

Si tratta dell’uovo di uccello più antico del mondo noto per essersi conservato naturalmente con liquido interno. Sebbene esistano esempi di uova mummificate di epoca egizia, queste furono sottoposte a trattamenti specifici dagli uomini. Gli esperti di Oxford Archaeology attribuiscono la sorprendente conservazione dell’uovo alla particolare ubicazione del ritrovamento, vicino alla strada Akeman. Originariamente, la fossa era utilizzata per la maltazione e la produzione di birra, per poi trasformarsi in un sito di culto verso la fine del III secolo d.C., dove gli antichi Romani del posto lasciavano offerte. La presenza costante di acqua ha permesso la conservazione di vari oggetti, comprese le uova donate probabilmente come offerte alle divinità.

Dopo il suo recupero, l’uovo è stato custodito con grande cura fino all’analisi effettuata da Dana Goodburn-Brown di DGB Conservation presso l’Università del Kent. Grazie alla micro-TAC, che ha generato immagini tridimensionali, è stata confermata la presenza di liquido e di una bolla d’aria interna, rendendo l’uovo unico al mondo, come annunciato con entusiasmo dai dottori Douglas Russell e Arianna Bernucci, specializzati in studi su uova e nidi presso il Museo di Storia Naturale di Londra.

La scoperta che l’uovo conservi il suo nucleo liquido lo rende un esemplare senza pari a livello globale. Siamo ansiosi di scoprire cosa ci rivelerà questo reperto straordinariamente prezioso.

Data l’eccezionalità di questo reperto, è improbabile che possa essere ritrovato un altro esemplare simile. Attualmente, i ricercatori stanno valutando il metodo migliore per analizzare il contenuto liquido senza danneggiare il guscio estremamente fragile.

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Fonte: Oxford ArchaeologyBuckinghamshire Council

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