Stonehenge: svelato il mistero sull’origine della Pietra dell’Altare, lo studio che ribalta una teoria vecchia di 100 anni

Nuove scoperte rivoluzionarie sulla Pietra dell'Altare di Stonehenge rivelano una possibile origine diversa rispetto alle altre pietre del monumento, sfidando teorie consolidate da secoli

Un team di ricercatori guidato dal Dipartimento di Geografia e Scienze della Terra dell’Università di Aberystwyth, nel Regno Unito, ha fatto una scoperta rivoluzionaria riguardo alla Pietra numero 80 di Stonehenge, conosciuta anche come “Pietra dell’Altare“. Contrariamente alle precedenti ipotesi, questa potrebbe non avere la stessa provenienza delle altre pietre utilizzate per erigere il monumento.

In un articolo pubblicato sul Journal of Archaeological Science, i ricercatori hanno illustrato come le loro scoperte stiano mettendo in discussione una teoria che ha resistito per oltre un secolo. La Pietra dell’Altare si distingue dalle altre pietre blu di Stonehenge per la sua particolare composizione in arenaria. Questo contrasta con le pietre blu, prevalentemente ignee, che compongono il cerchio interno del monumento e che, quando vengono bagnate, assumono una tonalità bluastra.

La vera origine delle pietre di Stonehenge

Le pietre blu, originariamente chiamate “pietre straniere” dai primi esploratori di Stonehenge, differiscono dalle pietre di sarsen, ben più grandi – con un peso di 55 tonnellate per masso – e di provenienza locale. Mentre si ritiene che queste ultime provengano da una distanza di “soli” 25 km, le pietre blu provengono da Preseli Hills, nel Galles occidentale, a circa 225 km di distanza da Stonehenge. Questo rappresenta uno dei trasporti di materiali da costruzione più lunghi conosciuti nella storia.

In passato, si riteneva che la Pietra dell’Altare provenisse dalla formazione dell’Old Red Sandstone del Galles occidentale (formatasi circa 400 milioni di anni fa), simile alle altre pietre blu che provengono principalmente dall’area di Preseli Hills. Tuttavia, attraverso analisi dettagliate, tra cui la petrografia ottica, l’analisi XRF portatile, l’analisi SEM-EDS automatizzata e la spettroscopia Raman, i ricercatori hanno identificato un’elevata concentrazione di bario nella Pietra dell’Altare. Questa caratteristica la rende unica rispetto alla maggior parte degli altri campioni, suggerendo che potrebbe non provenire dal bacino anglo-gallese. Questi indizi aprono a nuove prospettive di ricerca geografica e stratigrafica verso il nord della Gran Bretagna.

In base alle recenti scoperte, i ricercatori hanno quindi suggerito una revisione della classificazione della Pietra dell’Altare come pietra blu, sottolineando la necessità di ulteriori ricerche sulla sua vera origine. Stonehenge ha affascinato l’umanità per millenni e, sebbene molte teorie siano state proposte riguardo al suo vero significato, ciò che è certo è che nel corso dei secoli ha assunto diversi ruoli: un luogo sacro di sepoltura, un centro di guarigione e un punto di riflessione. Nonostante le innumerevoli teorie, l’eredità di Stonehenge rimane quella di un luogo che suscita meraviglia, mistero e fascino.

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Fonte: Journal of Archaeological Science

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