Santuario etrusco-romano di San Casciano dei Bagni: mostrate per la prima volta alcune delle sue scoperte eccezionali

Straordinarie e accuratissime: le placche poliviscerali del tempio etrusco-romano di San Casciano dei Bagni possono essere ammirate in mostra. Le placche, assieme agli altri inestimabili ritrovamenti nel sito, sono ora esposte al Palazzo del Quirinale

Meraviglia senza fine nel santuario etrusco-romano di San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena, dove grazie alla campagna di scavi condotta nel 2022 il mondo intero ha potuto ammirare 24 statue di bronzo custodite nel fango per oltre 2mila anni. Ma non sono gli unici ritrovamenti archeologici che ci mostrano una storia finora sconosciuta.

Nella vasca sacra del tempio gli archeologi hanno rinvenuto due placche poliviscerali in bronzo appartenenti al gruppo nord-est. Questi reperti sono attualmente gli unici di questo tipo portati alla luce nell’indagine archeologica e, come gli esperti precisano, “testimoniano il legame tra le pratiche mediche e il luogo sacro“.

Nelle placche sono raffigurati gli organi del corpo umano: trachea, polmoni, cuore con il diaframma che divide torace e addome e poi stomaco, fegato, milza e gli intestini. Sono invece assenti gli organi genitale. È incredibile quanto i dettagli siano accurati.

Ciò lascia supporre la possibile esistenza di una scuola di medicina presso il tempo etrusco-romana. L’ipotesi sembrerebbe essere accreditata anche dal ritrovamento di uno strumento chirurgico. Nell’area del santuario si sarebbero riuniti dunque medici e apprendisti per studiare l’anatomia umana. È inoltre possibile che le due placche siano state realizzate partendo da tavole anatomiche lignee.

Il primo (foto 2) si presenta come un disco ovale con il retro a guscio di noce, e con due fori di sospensione, il secondo (foto 1), è un disco ovale piatto, innestato in un secondo momento su una base cilindrica configurata ad arula o cista mistica, poggiante su supporto quadrato con quattro piedini a forma di zampa di leone. Sulla sommità del poliviscerale era innestato un piccolo busto maschile, forse raffigurante un auriga” spiegano gli archeologi.

La base cilindrica del secondo poliviscerale presenta una dedica alla dea Fortuna. L’iscrizione è stata realizzata da Atimetus, schiavo e contabile di Sulpicia Triaria. Entrambi i poliviscerali sarebbero databili tra il Il e gli inizi del I secolo a.C.

Per la prima volta le placche e le sculture bronzee rinvenute a San Casciano dei Bagni sono state esposte nella mostra “Gli dei ritornato. I Bronzi di San Casciano”, allestita al Palazzo del Quirinale.

La mostra si snoda come un viaggio attraverso i secoli all’interno del paesaggio delle acque calde del territorio dell’antica città-stato etrusca di Chiusi”

L’esposizione è visitabile dal 23 giugno al 25 luglio e dal 2 settembre al 29 ottobre 2023, QUI trovate maggiori informazioni al riguardo.

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Fonte: Il Santuario Ritrovato – San Casciano dei Bagni/Facebook

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