Bronzi di San Casciano dei Bagni: dove verranno custodite le antiche statue appena rinvenute (e destinate a riscrivere la storia)

San Casciano dei Bagni è diventato teatro di uno dei più importanti ed emozionanti ritrovamenti archeologici mai avvenuti in Italia, ma dove potremo ammirare dal vivo le 24 statue romane ed etrusche ritrovate in Toscana?

Da ieri le immagini delle statue bronzee ritrovate a San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena, stanno rimbalzando su social e giornali, affascinando l’Italia intera. I reperti riemersi dal fango rappresentano una scoperta archeologica eccezionale, la più importante dai tempi del ritrovamento dei celebri Bronzi di Riace.

In totale sono 24 le statue di bronzo, venute alla luce a ottobre nel corso di una campagna di scavi nel santuario etrusco-romano di San Casciano di Bagni. Per oltre 2mila anni sono rimaste sepolte sotto il fango e le acque termali bollenti, ma adesso si mostrano in tutto il loro splendore. Le sculture etrusche e romane, in perfetto stato di conservazione, hanno sembianze di divinità (come Apollo), imperatori, fanciulli e matrone e 5 di queste sono alte quasi un metro.

Nello stesso sito gli archeologi si sono imbattuti anche in altri tesori rimasti a lungo dimenticati: ex voto, vari oggetti e circa 5000 monete in oro, argento e bronzo.

Una scoperta che riscriverà la storia e sulla quale sono già al lavoro oltre 60 esperti di tutto il mondo – ha commentato l’etruscologo responsabile dello scavo, Jacopo Tabolli. – Cinquanta anni dopo la scoperta nel 1972 dei celebri Bronzi di Riace, si riscrive a San Casciano dei Bagni la storia dell’antica statuaria in bronzo di età etrusca e romana. Quello del sito toscano è il più grande deposito di statue in bronzo di età etrusca e romana mai scoperto nell’Italia antica e uno dei più significativi di tutto il Mediterraneo: senza eguali soprattutto perché, finora, di questa epoca si conoscevano prevalentemente statue in terracotta.

Realizzate con tutta probabilità da artigiani locali, si possono datare tra il II secolo avanti Cristo e il I dopo, mentre il santuario, con le sue piscine ribollenti, le terrazze digradanti, le fontane, gli altari, esisteva almeno dal III secolo a.C. e rimase attivo fino al V d.C quando in epoca cristiana venne chiuso ma non distrutto.

Dove potremo ammirare i tesori archeologici portati alla luce

Di fronte a tanta meraviglia, diversi italiani si stanno domandando dove verrà custodito questo eccezionale patrimonio archeologico straordinario. Le antiche statue resteranno proprio nel luogo del loro ritrovamento. Grazie ai recenti finanziamenti del Ministero della Cultura, a San Casciano dei Bagni, infatti, sorgerà un nuovo museo in cui verrano conservati i reperti, che potranno essere ammirati da tutti.

Questa scoperta offre a San Casciano un’opportunità che non è solo culturale e turistica, ma è una vera e propria occasione di rinascita – sottolinea Agnese Carletti la sindaca del comune toscano – A San Casciano nasceranno un nuovo museo, che ospiterà le eccezionali statue, e un parco archeologico. Due nuovi luoghi che saranno per il territorio un vero e proprio motore di sviluppo che andrà ad aggiungersi alla già entusiasmante presenza dei giovani archeologi provenienti da tutto il mondo che, grazie a questo scavo, stanno ripopolando il paese ormai per molti mesi all’anno.

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Fonti: Adnkronos/MIC

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