Gli antichissimi braccialetti della regina egizia Hetepheres riscrivono la storia dei commerci fra Grecia ed Egitto

Gli archeologi hanno fatto di recente una scoperta sorprendente: l'argento con cui erano realizzati i braccialetti della regina Hetepheres sono la prova che esisteva un’intensa rotta commerciale fra l’Egitto alle Isole Cicladi ben cinque secoli prima di quanto si pensasse

Dall’analisi dei braccialetti rinvenuti nella Grande Piramide di Giza lo scorso secolo emergono inediti e affascinanti dettagli sull’Antico Egitto e i suoi legami commerciali. Grazie a questi accessori – che appartenevano alla regina egizia Hetepheres I – si è scoperto, infatti, che gli Egizi e i Greci erano intrattenevano commerci molto prima di quanto si era ipotizzato fino ad adesso.

I preziosi bracciali stato ritrovato nel 1925 nella tomba della consorte di Snefru e madre del celebre faraone Cheope. All’epoca gli archeologi portarono alla luce la più grande collezione di manufatti in argento di tutto l’Antico Egitto. Adessso gli studi effettuati, dai ricercatori del Dipartimento di storia e archeologia della Macquarie University (Australia), sugli accessori della regina – appartenente alla IV dinastia (2600 a.C.) – hanno fornito prove storiche di straordinaria importanza, svelando nuovi dettagli sulle rotte commerciali dell’epoca.

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Dalle analisi al microscopio elettronico a scansione è venuto fuori che i braccialetti – decorati con disegni – è composto principlamente d’argento, con tracce di rame, oro e piombo. Sebbene l’Egitto fosse ricco di oro, non aveva fonti locali di argento, quindi il metallo veniva importato dalle miniere greche delle Isole Cicladi.

braccialetto Hetepheres

@Macquarie University

Secondo gli esperti, è molto probabile che l’argento acquistato dagli Egizi passava attraverso il porto di Byblos, sulla costa libanese. Si tratterebbe della prima attestazione di attività di scambio a lunga distanza tra l’Egitto e la Grecia.

L’origine dell’argento utilizzato per i manufatti durante il terzo millennio è rimasta un mistero fino ad ora – commenta la dottoressa Karin Sowada, direttrice dell’Australian Centre for Egyptology della Macquarie University e co-autrice dello studio apparso su Science – Questa nuova scoperta dimostra, per la prima volta, la potenziale estensione geografica delle reti commerciali utilizzate dallo stato egiziano durante il primo Antico Regno al culmine dell’era della costruzione delle Piramidi.

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I manufatti rinvenuti furono esaminati per la prima volta molti decenni fa, ma all’epoca non fu possibile determinare l’origine del metallo né le tecniche metallurgiche.

“Quindi questi braccialetti rappresentano un’opportunità davvero unica per comprendere non solo le tecniche di lavorazione dei metalli in quell’epoca, ma anche le reti commerciali esistenti, che sono molto importanti per comprendere l’emergere dello Stato egiziano” conclude Sowada.

Incredibile come dei “semplici” braccialetti possano custodire così tanti affascinanti segreti legati a un passato glorioso.

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Fonte: Science

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