Sassoscritto, la casa editrice si “converte” alla carta riciclata

Come segnale di attenzione nei confronti dell'ambiente, la casa editrice Sassoscritto Srl di Firenze ha deciso di convertirsi all'utilizzazione generalizzata della carta riciclata nella sua produzione. Tra le ultime pubblicazioni ad uscire, i volumi Culture in dialogo, di Michela Graziani, La droga perfetta di Mario Pasta e Diario di un'alba di Luca Gastaldello, sono stampati interamente su carta riciclata al cento per cento e possono fregiarsi sulla quarta di copertina dei quattro loghi che designano un libro pubblicato nel pieno rispetto dell'ambiente.

Come segnale di attenzione nei confronti dell’ambiente, la casa editrice Sassoscritto Srl di Firenze ha deciso di convertirsi all’utilizzazione generalizzata della carta riciclata nella sua produzione. Tra le ultime pubblicazioni ad uscire, i volumi “Culture in dialogo“, di Michela Graziani, “La droga perfetta” di Mario Pasta e “Diario di un’alba” di Luca Gastaldello, sono stampati interamente su carta riciclata al cento per cento e possono fregiarsi sulla quarta di copertina dei quattro loghi che designano un libro pubblicato nel pieno rispetto dell’ambiente.

Una scelta di natura ecologica, che tuttavia non è affatto incompatibile con la qualità grafica e la nitidezza dei caratteri. Benché precedentemente tentativi con altre carte riciclate fossero stati fatti “la qualità non era la stessa -dicono dalla casa editrice – Adesso, non è possibile distiunguere questo tipo di carta da una non riciclata“. Il prodotto prescelto per questa trasformazione verde si chiama Cyclus Offset, marchio certificato Ecolabel.

Si tratta di una carta naturale prodotta interamente con fibre riciclate post-consumer, che garantisce un’ottima resa sia nel bianco e nero che nella quadricromia. Il rispetto dell’ambiente non esclude per la Sassoscritto il rispetto per il lettore e per la sua vista. Ed ormai, anche per il portafoglio. Perché all’azienda non costa nulla in più rispetto a carte più tradizionali.

Anche se la carta utilizzata per la produzione dei libri è certificata però, l’azienda non può fregiarsi della stessa certificazione perché per poterlo fare anche la stamperia che si occupa della produzione dovrebbe compiere lo stesso percorso. Come dire che una volta che la carta esce dalla sua confezione, e viene stampata, perde le sue qualità intrinseche. Alla Sassoscritto credono molto in questa svolta tanto che la titolare, entusiasta della nuova politica aziendale da lei fortemente voluta ci dice che “è tanto tempo che avevamo in mente un cambiamento del genere.Per il momento, la produzione, che è stata affidata ad una tipografia nel senese, a Colle Val d’Elsa è limitata ai tre libri in questione, per una tiratura complessiva di circa 6mila copie“.

Ma le intenzioni dell’azienda sono di far entrare gradualmente tutta la loro produzione in un’ottica green, sostituendo alla tradizionale carta la Cyclus Offset. “Certo, per libri di fotografia avremo ancora bisogno di una carta lucida, ed al momento tra le ecologiche non se ne trovano, ma vogliamo andare in quella direzione“. Chi ben comincia….

Alessio De Laurentiis

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