In cima allo Stelvio sulla sedia a rotelle: l’impresa eroica di Federico Rossi ci invita a fare pace con i nostri limiti (e a superarli)

In 7 ore è riuscito a conquistare la Cima Coppi dello Stelvio, a 2.758 metri di altitudine, da solo sulla sua sedia a rotelle. Nessuno prima d'ora aveva mai osato tanto. L'impresa del giovane Federico Rossi è un invito a non disperare e a credere fino in fondo nei nostri sogni

Per realizzare i propri sogni ci vogliono tenacia e pazienza. E Federico Rossi ne ha da vendere. Due giorni fa il giovane atleta paralimpico di Schio (Vicenza) è arrivato in cima allo Stelvio, percorrendo ben 25 chilometri a bordo della sua sedia a rotelle, sostenuto soltanto dalla forza delle sue braccia.

Un’impresa eroica che nessuno aveva mai avuto il coraggio di affrontare prima di lui. Il ragazzo vicentino è partito lo scorso sabato intorno alle 7 dal prato allo Stelvio ed è riuscito ad arrivare alla cima Coppi – a quota 2735 metri (che rappresenta il punto più alto raggiunto dai ciclisti professionisti durante il Giro d’Italia) sul Passo dello Stelvio nel giro di sette ore, con un anticipo di due ore (nonostante il freddo!).

Il percorso in salita, con i suoi 48 tornanti è stato tutt’altro che facile, ma per raggiungere la meta l’atleta paralimpico di Schio si è preparato per mesi. E alla fine ce l’ha fatta, lasciando tutti a bocca aperta, ma soprattutto sé stesso.

Chi più in alto sale, più lontano vede. Chi più lontano vede, più a lungo sogna. – scrive su Instagram Federico Rossi, citando il leggendario alpinista Walter Bonatti  – L’ho sognato, ci ho creduto, e ho lavorato duramente perché ciò potesse accadere.

La sua avventura in sedia a rotelle è stata documentata sui social attraverso il seguitissimo hashtag #roadtostelvio2022. Fin da piccolo appassionato di sport e di montagna, Federico Rossi convive con la sua sedia a rotelle da quando è stato colpito da una malattia virale all’età di soli 14 anni, che l’ha portato a perdere l’uso delle gambe.

Io me lo ricordo com’era camminare: era bello andare sul Pasubio a fare trekking con mamma e papà. – ricorda il giovane ai microfoni del Corriere del Veneto – Allora ci sono delle volte in cui vorrei prendere la sedia a rotelle e scagliarla contro un muro, e se non lo faccio è solo perché altrimenti dovrei rimanere bloccato sul divano finché non la riparano. Però oggi, dopo tutta questa fatica fatta insieme, un po’ ci ho fatto la pace, con lei. L’ho guardata, e le ho detto “grazie”.

Conquistando da solo la cima dello Stelvio, Federico Rossi ha voluto lanciare un messaggio forte a tutte le altre persone costrette a vivere su una carrozzina e vincere una sfida importantissima: quella con sé stesso.

Sicuramente potrete pensare quanto io possa essere folle, a pensare di far tutto ciò… invece sbagliate a pensare, non c’è nulla di folle in tutto questo. – sottolinea – Si tratta di voler esprimere al massimo la motivazione che mi ha portato sino a qui … Il desiderio, la volontà di ancora una volta voler tentare di spingermi oltre i miei limiti.

Che dire? Non possiamo che inchinarci alla determinazione di Federico, che ci ricorda che nessun sogno è davvero irraggiungibile.

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Fonte: Federico Rossi 

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