Quando dormi è come se nel cervello si attivasse l’equivalente di un ciclo di pulizia profonda della lavastoviglie

Gli scienziati hanno rivelato l’importanza del sonno sulla salute cerebrale, sottolineando che soffrire di disturbi del sonno per lungo tempo può compromettere la salute del nostro cervello e aumentare il rischio di demenza

Sai cosa succede al tuo cervello quando dormi? Quando spegni l’interruttore della luce e ti addormenti, si attiva l’equivalente neurologico di un ciclo di pulizia profonda della lavastoviglie.

In primo luogo, l’attività di miliardi di cellule cerebrali inizia a sincronizzarsi. Insieme a queste “onde lente”, il sangue inizierà a fluire dentro e fuori dal cervello, consentendo agli impulsi del liquido cerebrospinale (CSF), di colore paglierino che di solito circonda il cervello, di entrare e di essere spinto attraverso il tessuto cerebrale, trasportando i detriti molecolari accumulati durante il giorno.

La maggior parte delle persone riconosce che se non dorme abbastanza, il giorno successivo il suo umore e la sua memoria ne risentiranno. Infatti, prove sempre più crescenti stanno dimostrando che il sonno è connesso alla salute del cervello, tanto che gli scienziati hanno sottolineato che:

Il sonno non è solo uno stato in cui le cose si spengono. Il sonno è uno stato molto attivo, e sembra fondamentale per il benessere del cervello.

Leggi anche: Dimostrato per la prima volta il legame diretto tra sonno e malattia di Alzheimer

Se non dormiamo abbastanza regolarmente, i sottoprodotti tossici possono accumularsi, aumentando gradualmente il rischio di demenza e malattie cerebrali. Tendiamo a dormire meno profondamente quando invecchiamo, rendendo più difficile eliminare questi detriti.

I medici hanno da tempo riconosciuto le proprietà ristoratrici del sonno, ma è stato solo nel 2012 che hanno trovato una serie di minuscoli canali che circondano i vasi sanguigni del cervello, detto sistema glifatico, e che consentono di filtrare ed eliminare le scorie.

Avere un tale sistema è importante perché i neuroni sono estremamente attivi durante il giorno, e producono scorie che devono essere eliminate.

Una di queste è la beta-amiloide, una proteina tossica che si accumula nel cervello dei malati di Alzheimer e interrompe la funzione delle cellule cerebrali. Una quantità significativamente maggiore di beta-amiloide viene rimossa dal cervello durante il sonno.

Altri studi avevano già trovato un’associazione tra disturbi del sonno, livelli elevati di amiloide e rischio di Alzheimer.

Il sistema di pulizia cerebrale è importante per l’eliminazione della beta-amiloide, e anche di altre molecole come la proteina tau che si accumula nel morbo di Parkinson, o l’acido lattico che si accumula nel cervello quando siamo svegli.

Altri ricercatori hanno suggerito che il sistema glinfatico potrebbe fornire un collegamento mancante tra il sonno interrotto e i disturbi dell’umore, come il disturbo bipolare o le malattie psichiatriche inclusa la schizofrenia.

Il sistema glinfatico mostra anche una drastica diminuzione dell’efficacia man mano che si invecchia, diminuendo le sue capacità di circa il 20%.

Il sonno profondo non è importante solo per mantenere pulito il cervello: rilasciamo l’ormone della crescita durante questo processo, che aiuta a riparare muscoli, ossa e cellule immunitarie. Il sonno profondo è anche considerato importante per il consolidamento della memoria e la regolazione della glicemia.

Quindi, cosa succederebbe se gli scienziati potessero trovare un modo per riavviare il sonno profondo man mano che invecchiamo? Si ritiene che il sonno profondo è caratterizzato dai neuroni del cervello che si attivano insieme in scoppi di attività elettrica, seguiti da periodi di relativa inattività, che possono essere visualizzati come “onde” su una registrazione dell’attività cerebrale chiamata elettroencefalogramma (EEG). Il team di ricercatori ha dimostrato che la riproduzione di un “clic” a dei volontari addormentati può migliorare la sincronia neurale.

Al momento, però, tutti coloro che hanno problemi con il riposo notturno dovrebbero concentrarsi sul migliorare la qualità del sonno, il che significa evitare caffè, alcol, fare esercizio fisico e non usare dispositivi elettronici prima di andare a letto.

Il sonno può sembrare un processo passivo, ma mentre la tua coscienza controlla, il sistema glinfatico entra in azione, contribuendo a mantenere il tuo cervello fresco e pulito. Proprio come con le faccende domestiche, se perdi una sessione occasionale nessuno se ne accorgerà, ma se questo processo viene perso per troppe volte, il nostro organismo potrebbe risentirne anche gravemente.

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Fonte: Science Translation Medicine

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