Long Covid: il segno nella gola che potrebbe persistere anche dopo l’infezione, secondo un nuovo studio

Sono in costante aumento i pazienti che, dopo l'infezione da COVID-19, continuano a manifestare sintomi di natura fisica, psicologica o cognitiva, ossia una condizione clinica detta Long-COVID. Tra i vari sintomi, uno studio avrebbe scoperto come i pazienti potrebbero sperimentare anche un nodo alla gola e difficoltà respiratorie.

Sono sempre in aumento i pazienti che, dopo il recupero da COVID-19 acuto, continuano a manifestare sintomi di natura fisica, psicologica o cognitiva. Si tratta del Long-COVID, definito dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) come una condizione clinica caratterizzata dal mancato ritorno da parte del paziente affetto da COVID-19 allo stato di salute precedente l’infezione acuta.

Più precisamente, si parla di segni e sintomi sviluppatasi durante o dopo un’infezione compatibile con il COVID-19, presenti per più di 12 settimane dopo l’evento acuto e non spiegabili con diagnosi alternative.

In tal senso, alcuni dei sintomi più frequenti includono un’astenia importante e persistente, anoressia, debolezza muscolare, febbre recidivante, dolori diffusi, mialgie, artralgie e peggioramento della qualità della vita.

Tuttavia, un nuovo studio pubblicato sul Lancet Journal, avrebbe scoperto come i pazienti tra gli altri sintomi potrebbero sperimentare anche un nodo alla gola e difficoltà respiratorie. Vediamo insieme i dettagli dello studio.

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Lo studio

I ricercatori dello studio hanno somministrato un totale di 883 973 questionari digitali su più argomenti, tra cui sociodemografia e salute fisica e mentale durante la pandemia di COVID-19 e hanno raccolto dati auto-riportati da oltre 4.200 persone, di età compresa tra i 7 e i 53 anni, con Covid.

Complessivamente, i questionari hanno evidenziato 23 possibili sintomi da Long-COVID, tra cui: mal di testa, vertigini, dolore toracico, mal di schiena, nausea, dolore muscolare, difficoltà respiratorie, sensazione di caldo e freddo alternativamente, formicolio, stanchezza generale, braccia o gambe pesanti, dolore durante la respirazione, naso che cola, mal di gola, tosse secca, tosse umida, febbre, diarrea, mal di stomaco, ageusia o anosmia, starnuti e prurito agli occhi e nodo alla gola.

Quest’ultimo sintomo è stato indicato come uno dei sintomi più gravi, nonché ritenuto più comune nelle donne rispetto agli uomini. Inoltre, in generale le partecipanti di sesso femminile positive al COVID-19 hanno mostrato una persistenza più lunga di una maggiore gravità dei sintomi Long-COVID rispetto ai partecipanti maschi.

In conclusione, dalle analisi effettuate è emerso che circa un paziente su otto è affetto da sintomi persistenti dopo l’infezione da COVID-19. Ciò dimostrerebbe come le condizioni post-COVID-19 rappresentino un problema urgente da non sottovalutare.

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Fonte: The Lancet

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