Perché non bisogna mangiare carne di tartaruga marina

Dopo il recente caso di intossicazione di massa, che ha provocato la morte di nove persone, tornano sotto i riflettori i pericoli connessi al consumo di carne di tartaruga marina

Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato di una terribile intossicazione di massa che ha colpito l’isola di Panza, nell’arcipelago della Tanzania: nove persone, otto bambini e una donna, hanno perso la vita e un’altra ottantina di persone sono state ricoverate.

Tutte le vittime avevano consumato un pasto a base di carne di tartaruga marina, considerata una prelibatezza in diverse aree del mondo – soprattutto in America centro-meridionale, sud-est asiatico, isole del Pacifico e alcune aree dell’Africa.

Il consumo di carne di tartaruga è connesso, in molti casi, al rischio di chelonitossismo, un tipo di intossicazione alimentare provocato probabilmente dalle alghe velenose consumate dalle tartarughe.

Le tartarughe marine si nutrono di alghe, alcune delle quali possono contaminate da chelonitossine, che si accumulano nei tessuti (principalmente nel fegato e nei reni), senza tuttavia causare danni all’animale.

Il problema insorge poi negli esseri umani che uccidono le tartarughe e mangiano la carne contaminata da queste tossine estremamente pericolose per il nostro organismo, che possono portare addirittura alla morte.

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Sintomi e trattamento

I sintomi del chelonitossismo possono variare per gravità, e ciò dipende anche dal grado di contaminazione della carne o dalla quantità di carne ingerita. Fra i sintomi più lievi annoveriamo:

  • nausea
  • vomito
  • diarrea
  • dolore addominale
  • debolezza
  • mal di testa
  • vertigini
  • febbre.

Nei casi gravi, il chelonitossismo può portare a conseguenze molto pericolose, come per esempio:

  • convulsioni
  • paralisi
  • insufficienza respiratoria
  • danni agli organi interni
  • morte.

Purtroppo, al momento non esiste ancora un antidoto a questa intossicazione. Il recupero è molto lento (può durare anche alcune settimane) e non è sempre detto che non lasci conseguenze nelle vittime.

L’unica soluzione per prevenire il chelonitossismo è evitare il consumo di carne di tartaruga marina. In molti Paesi (tra cui anche il nostro) è illegale catturare e vendere tartarughe marine per il consumo umano, ma questo prodotto è ancora molto diffuso e consumato in diverse regioni del mondo.

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